Nel contesto dell’escalation delle attività militari cinesi vicino alle sue coste, Taiwan sostiene che una guerra con la Cina non è imminente. In una recente conferenza stampa, Chung-kwang Tien, vice ministro degli Esteri, ha sottolineato che, nonostante la superiorità numerica e militare della Cina, Taiwan non è isolata nella sua sfida.
« Siamo piccoli, ma non siamo soli », ha affermato Tien, sottolineando il significativo sostegno della comunità internazionale, in particolare degli Stati Uniti, che si è recentemente espresso con l'approvazione della vendita di droni a Taiwan per un valore di 360 milioni di dollari.
Catherine Hsu, direttrice generale del dipartimento dei servizi di informazione internazionale del Ministero degli Esteri, ha sottolineato l'importanza delle esercitazioni militari annuali di Taiwan, che questo luglio promettono di essere le più realistiche fino ad oggi. Queste esercitazioni non servono solo come preparazione, ma anche come dimostrazione della ferma volontà di Taiwan di difendere la propria autonomia e assicurarsi il sostegno globale.
Nonostante le crescenti tensioni, Taiwan mantiene un atteggiamento non provocatorio. I funzionari hanno sottolineato che l'isola non sta cercando una dichiarazione formale di indipendenza, che potrebbe incitare il Partito comunista cinese. L’obiettivo è invece preservare l’attuale status quo nello Stretto di Taiwan, cercando stabilità e pace nella regione.