L'ex presidente Jair Bolsonaro (PL) ha criticato aspramente la decisione del ministro della Corte Suprema Federale (STF), Alexandre de Moraes, di sospendere il social network X/Twitter in Brasile. Bolsonaro ha affermato che la misura rappresenta un “duro colpo alla libertà” e ha avvertito che porterà “conseguenze dannose” per i brasiliani.
Bolsonaro ha attribuito il ritiro della piattaforma dal Paese a quello che ha definito “l’inspiegabile desiderio di alcuni membri del governo e della magistratura di controllare il dibattito pubblico e mettere a tacere le voci dissenzienti”. Ha inoltre sottolineato che la decisione “mina la fiducia delle imprese internazionali nell'operare sul suolo brasiliano, con conseguenze che vanno dalla sicurezza nazionale alla qualità dell'informazione che arriva ai nostri cittadini”.
L’ex presidente ha difeso l’urgenza di ripristinare la “normalità istituzionale” e di garantire un ambiente “sicuro, stabile e libero”, in cui i brasiliani possano esprimere le proprie opinioni senza timore di ritorsioni.
Durante un evento tenutosi a Londrina, Paraná, questo sabato (31), Bolsonaro ha ampliato le critiche, menzionando che, durante i suoi quattro anni in carica, è stato “punito” settimanalmente dalle decisioni della STF. D'altra parte, secondo lui, l'attuale governo, in carica già da 18 mesi, non deve affrontare alcun procedimento giudiziario contro il presidente Lula. “Al contrario, è tutto meraviglioso”, ha detto Bolsonaro, riferendosi sarcasticamente a situazioni come gli incendi in Amazzonia e l’aumento delle morti tra gli indigeni Yanomami nel 2023.
Bolsonaro ha anche affermato che le persone cominciano a rendersi conto che “colui che sta guidando il Brasile verso una dittatura” non è lui, né coloro che sono al suo fianco.