Domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato Hamas di bloccare ogni possibilità di tregua e di non partecipare a “veri negoziati” da dicembre. La sua dichiarazione è arrivata poche ore dopo il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi a Rafah, nel sud di Gaza.
In un messaggio registrato, Netanyahu ha affermato che “coloro che uccidono ostaggi non vogliono un accordo”, riferendosi direttamente ad Hamas. Questa dichiarazione si inserisce in un contesto di crescente pressione, sia da parte dei rappresentanti delle famiglie degli ostaggi, che hanno chiesto che il primo ministro parlasse pubblicamente, sia da parte del suo stesso ministro della Difesa, Yoav Gallant, che lo ha invitato a riconsiderare la decisione di mantenere le truppe israeliane in il corridoio di Filadelfia, la linea di demarcazione tra Gaza ed Egitto.
Le tensioni nella regione sono aumentate notevolmente in seguito al ritrovamento dei corpi, complicando ulteriormente le già difficili trattative su una possibile tregua.