Catégories
italie

Gli scienziati « immortalano » per la prima volta le cellule delle labbra umane

Gli scienziati dell’Università di Berna hanno “immortalato” per la prima volta in laboratorio cellule del labbro umano. Ciò significa che hanno scoperto un modo per coltivare e produrre il tessuto per un periodo più lungo del suo ciclo di vita naturale.

Questo progresso ha permesso la realizzazione di un modello cellulare 3D, utile nella ricerca e nello sviluppo di cure per i problemi di salute che colpiscono la bocca. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Frontiere nella biologia cellulare e dello sviluppo.

Perché « immortalizzare » le cellule delle labbra?

Per sviluppare cure per le malattie, gli scienziati devono studiare il comportamento delle cellule. Pertanto, testano possibili terapie. L'opzione migliore è utilizzare cellule donate da un individuo, poiché ciò rende i risultati più accurati.

Tuttavia, ottenere queste cellule labiali donate è costoso. E non possono essere riprodotti per molto tempo. Pertanto, gli scienziati cercano di “immortalizzare” queste cellule, ovvero di alterare l’espressione di alcuni geni in modo che possano essere replicati in laboratorio senza raggiungere la fine del loro ciclo di vita.

Fino ad allora, i modelli cellulari delle labbra erano scarsi, il che ostacolava la ricerca per trovare trattamenti per le malattie che colpiscono la bocca.

Confronto tra il comportamento delle cellule donate e quelle immortalizzate (Immagine: Frontiers in Cell and Developmental Biology)

Per saperne di più:

Processo di immortalizzazione delle cellule del labbro

  • Gli scienziati sono riusciti a “immortalizzare” le cellule del labbro provenienti da tessuti donati da due pazienti sottoposti a trattamento: uno con una lacerazione del labbro e l’altro con un labbro leporino;
  • Hanno utilizzato una tecnica genetica per disattivare un gene che interrompe il ciclo di vita di una cellula;
  • Inoltre, hanno modificato le estremità dei cromosomi in modo che le cellule potessero vivere più a lungo;
  • Queste cellule modificate sono state testate per garantire che durante la replicazione non perdessero le caratteristiche originali più importanti;
  • Per confermare che le cellule malate non proliferassero in questo processo, i ricercatori le hanno coltivate in soft agar, un materiale dove crescono solo cellule tumorali;
  • Quando le cellule “immortalate” non riuscirono a riprodursi in questo mezzo, gli scienziati confermarono che erano sane e pronte per ulteriori test.
Modello 3D di cellule labiali immortalate (Immagine: Frontiers in Cell and Developmental Biology)

Il modello 3D sperimentale delle cellule labiali è promettente

Dopo che l’“immortalizzazione” delle cellule delle labbra ha avuto successo, i ricercatori hanno iniziato a testare se potessero effettivamente essere utilizzate in futuri modelli sperimentali per trovare cure per lesioni o infezioni.

Innanzitutto, hanno graffiato campioni di cellule per simulare una ferita. Le cellule non trattate hanno impiegato otto ore per riprendersi, mentre quelle trattate con sostanze che aiutano la guarigione si sono riprese più rapidamente, così come le cellule in altre parti del corpo.

Successivamente hanno creato modelli tridimensionali (3D) utilizzando queste cellule e le hanno esposte a un lievito chiamato Candida albicansche può causare infezioni, soprattutto nelle persone con un sistema immunitario debole. Il modello si è comportato come previsto, dimostrando che il lievito ha infettato rapidamente le cellule, imitando ciò che accadrebbe in un labbro reale.

Il gruppo di ricerca ritiene che questi modelli 3D potrebbero essere molto utili non solo per studiare i problemi alle labbra, ma anche in altri settori della medicina.

Laisser un commentaire

Votre adresse e-mail ne sera pas publiée. Les champs obligatoires sont indiqués avec *