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Meta, proprietario di Facebook, WhatsApp, Threads e Instagram, sta intensificando la campagna affinché gli store di applicazioni, come Google Play e App Store, siano responsabili della verifica dell'età degli utenti.
Secondo il Il Washington Postquesta campagna ha ottenuto il sostegno dei legislatori, che hanno proposto nuove misure per limitare l'accesso dei bambini a siti Web e applicazioni per proteggere i minori dai rischi dei social network.
Meta sostiene l'idea che gli app store dovrebbero assumersi questa responsabilità invece che ciascuna app esegua questa verifica da sola.
Recentemente, due repubblicani al Congresso, il senatore Mike Lee e il deputato John James, hanno annunciato che stanno preparando un disegno di legge che richiederebbe agli app store di implementare meccanismi di verifica dell'età.
Questa legislazione darebbe ai genitori il diritto di citare in giudizio gli app store se i loro figli fossero esposti a contenuti inappropriati, come materiale sessuale o violento.
Tuttavia, gli app store potrebbero tutelarsi legalmente se adottassero misure per garantire che i bambini non accedano a contenuti dannosi, come verificare l’età degli utenti o consentire ai genitori di bloccare il download di determinate app.
Per saperne di più:
La proposta sostenuta da Meta si trova di fronte agli avversari
- La proposta di Lee e James è la prima ad affrontare direttamente gli app store in merito alla verifica dell'età, una misura che i legislatori considerano necessaria per proteggere i bambini;
- Il rappresentante James, padre di tre figli, ha affermato di condividere le preoccupazioni di molti genitori e ha sostenuto che gli app store dovrebbero verificare l'età degli utenti, come nel caso della vendita di prodotti come alcol e sigarette;
- Tuttavia, questa iniziativa incontra la resistenza dei sostenitori della privacy e della legge digitale, che mettono in guardia dai rischi derivanti dalla raccolta di più informazioni personali dagli utenti;
- Inoltre, gruppi del settore tecnologico come l’App Association, che riceve finanziamenti da Apple, si oppongono alla proposta, sostenendo che creerebbe requisiti confusi per genitori e sviluppatori.
Sebbene il disegno di legge abbia incontrato resistenza, sta guadagnando sostegno al Congresso, dove i legislatori hanno il potere di stabilire standard nazionali che potrebbero prevalere sulle leggi statali.
La discussione sulla verifica dell’età negli app store è lungi dall’essere risolta, ma le iniziative in corso indicano che l’argomento diventerà sempre più rilevante.