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Il cambiamento climatico ha reso gli uragani più forti, rivela uno studio

Diversi scienziati avevano già suggerito che l’aumento delle temperature sul pianeta potrebbe innescare un aumento del numero di grandi uragani nell’Oceano Atlantico nel 2024. Ciò accadrebbe perché le acque sono più calde del normale.

Ora, uno studio conferma che ciò è realmente accaduto. Secondo i ricercatori dell'istituto di ricerca nordamericano Climate Central, gli undici fenomeni meteorologici registrati quest'anno nella stagione degli uragani sono stati dai 14 ai 45 chilometri orari più intensi del normale.

Lo scenario spiega il verificarsi di uragani devastanti

Il lavoro evidenzia che le emissioni di CO2 e altri gas serra hanno influenzato la temperatura del mare in tutto il mondo. Nel Golfo del Messico, ad esempio, hanno aumentato la temperatura della superficie del mare di circa 1,4°C al di sopra di quella che sarebbe stata in uno scenario senza cambiamenti climatici.

L’uragano Helene ha causato distruzione negli Stati Uniti (Immagine: US National Oceanic and Atmospheric Administration)

Gli scienziati spiegano che l’aumento del calore rende i venti più potenti. Pertanto, le tempeste tropicali come Debby e Oscar divennero rapidamente uragani. Inoltre, fenomeni come Milton e Beryl sono passati in poche ore dalla categoria 4 alla 5. Ogni cambiamento di categoria significa un aumento di circa quattro volte del potere distruttivo degli uragani.

Helene, passato dalla categoria 3 alla 4, è stato considerato il secondo uragano più mortale a colpire gli Stati Uniti in mezzo secolo, dopo Katrina nel 2005. In totale, sono morte più di 230 persone a causa della distruzione causata dal fenomeno climatico.

Per saperne di più

Il calore proveniente dagli oceani ha intensificato la velocità del vento (Immagine: BEST-BACKGROUNDS/Shutterstock)

Le previsioni per il futuro non sono affatto ottimistiche

  • Il team Climate Central ha inoltre concluso che l’84% degli uragani negli ultimi anni si sono intensificati in modo significativo a causa del riscaldamento degli oceani indotto dall’uomo.
  • I ricercatori evidenziano inoltre che, nonostante le analisi si siano concentrate sull’Oceano Atlantico, gli stessi effetti si possono registrare nei cicloni tropicali di altre regioni del pianeta.
  • Inoltre, avvertono di uno scenario devastante per il futuro.
  • È probabile che questi impatti peggiorino ulteriormente quando le temperature medie globali supereranno 1,5°C rispetto al periodo preindustriale.

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