Se guardi molti film horror, probabilmente ti sei imbattuto in titoli che presentano scene di violenza più esplicite. Queste produzioni enfatizzano la violenza estrema, come mutilazioni, molto sangue e scene scioccanti e ripugnanti. Queste caratteristiche sono chiamate “gore”.
Molti film si basano su questo stile, poiché tende a soddisfare una parte significativa dei fan dell'horror. Tuttavia, queste produzioni non sono per tutti, poiché richiedono stomaco forte e nervi d’acciaio.
Ma tu, sei interessato a scoprire di più sui film gore? Quindi continua a leggere, poiché spiegheremo di più sull'argomento di seguito.
Cos'è il sangue?
Il termine « gore » si riferisce a contenuti che mostrano violenza esplicita, come sangue, mutilazioni o scene esplicitamente scioccanti. L'espressione non è esclusiva del cinema, ma si applica anche ai giochi, alla letteratura e ad altri media che cercano di avere un forte impatto visivo.
Inoltre, “gore” può descrivere sia lo stile visivo che la presenza di elementi estremi e viscerali. Questa caratteristica non è limitata all'horror; Anche i film d'azione, ad esempio, possono usarlo.
Evil Dead (2013) / Crediti: Sony Pictures Releasing (divulgazione)
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Nel cinema, il sangue è meglio inteso come uno stile o un dispositivo narrativo piuttosto che come un sottogenere indipendente. Sottogeneri come slasher e orrore corporeo Spesso fanno uso del gore, ma hanno delle caratteristiche proprie che vanno oltre questo elemento.
Pertanto, il gore funziona come uno strumento estetico utilizzato in diversi contesti e generi narrativi per intensificare l’impatto visivo.
Origine di Gore
Rintracciare l’origine dell’uso del sangue nel cinema è un compito incerto, ma gli esperti ritengono che le sue radici estetiche risiedano nel teatro francese “Grand Guignol”.
Scena del teatro Grand Guignol nel 1937 / Credito: dominio pubblico (riproduzione)
Fondato nel 1897 da Oscar Méténier, il “Grand Guignol” si distinse a Parigi per la presentazione di opere di estremo horror, con scene realistiche di violenza, sangue e carneficina, cosa insolita per l'epoca.
Nel cinema, gli storici sottolineano la prima apparizione del sangue nel film “Intolerance” (1916), di DW Griffith. Questo film epico muto include una sequenza in cui una lancia viene lentamente affondata nello stomaco di un soldato, da cui fuoriesce il sangue.
Intolleranza: la lotta dell'amore attraverso i secoli (1916) / Crediti: Triangle Distributing Corporation (pubblicità)
Altri film di Griffith usciti successivamente, così come produzioni contemporanee, presentavano momenti di questo tipo. Tuttavia, il sangue è diventato più comune nel cinema quando il sottogenere horror chiamato “splatter” ha guadagnato importanza.
Lo “splatter” emerse negli anni '60 e divenne popolare negli anni '70. Uno dei primi film associati allo stile fu “Blood Feast” (1963), diretto da Herschell Gordon Lewis.
Festa del sangue (1963) / Crediti: Box Office Spectacular (pubblicità)
Qualche anno dopo, il cinema italiano diede un grande contributo a incidere il geniale Lucio Fulci. Conosciuto come il “Padrino del sangue”, titolo che condivide con Herschell Gordon Lewis, Fulci ha immortalato il cinema gore con opere come “Terror in the Dark” (1981).
Da allora, il sangue è diventato fortemente legato al cinema horror. La combinazione di questa estetica e del genere ha attirato l'attenzione di gran parte del pubblico e ha continuato ad evolversi con l'emergere di nuovi sottogeneri e tendenze nel tempo.
L'Oltre (1981) / Crediti: Medusa Distribuzione (pubblicità)
Sottogeneri horror e gore
Alcuni sottogeneri horror con elementi cruenti includono:
Schizzi: Il suddetto sottogenere, come i film di Herschell Gordon Lewis, si è evoluto in tutto il mondo nel corso degli anni.
Tortura porno: L'evoluzione dello Splatter nel 21° secolo Sono quei film con scene di tortura e sofferenza estrema, come “The Hostel” (2005) e “Saw” (2004).
Ostello (2005) / Credito: Screen Gems (divulgazione)
Slasher: Negli anni 80, i famosi slashers, con i loro killer che uccidono brutalmente le loro vittime, erano la principale “casa” del gore.
Zombie: Famoso sottogenere che presenta violenza esplicita e cannibalismo sotto forma di non morti. “La notte dei morti viventi” (1968), di George A. Romero, è stato il film che ha plasmato il modo in cui conosciamo il sottogenere.
La notte dei morti viventi (1968) / Credito: Continental Distributing (pubblicità)
Orrore corporeo: Esplora mutazioni grottesche e degrado corporeo, come in “The Fly” (1986), di David Cronenberg, e “The Substance” (2024).
Cinema cannibale italiano: Popolari tra gli anni '70 e '80, si concentrano generalmente su spedizioni in territori remoti, dove gli esploratori incontrano tribù cannibali. Sono caratterizzati da violenza estrema e, spesso, da controversie che coinvolgono veri e propri maltrattamenti sugli animali. “Cannibal Holocaust” (1980), di Ruggero Deodato, e “Cannibal Ferox” (1981) ne sono esempi.
Cannibal Holocaust (1980) / Credito: United Artists (pubblicità)
Nuova estremità francese: Movimento francese del 21° secolo che combina violenza grafica e horror psicologico. Abbastanza provocatorio e controverso, questo movimento esplora, ad esempio, la violenza sessuale esplicita. “Mártires” (2008) e “Alta Tensão” (2003) sono alcuni esempi.
Il post Cosa sono i film Gore? è apparso per la prima volta su Olhar Digital.