Roma – Ancora un capotreno aggredito. In questo caso una donna, raggiunta da un pugno sferrato da un ragazzo marocchino di 24 anni, con regolare permesso di soggiorno. È accaduto due sere fa alla stazione ferroviaria di Nettuno sul treno delle 21.07 con destinazione Roma Termini. Oltre al macchinista sul treno c’era anche la capotreno, una trentenne, che stava eseguendo gli ultimi controlli p serima della partenza. In uno degli scompartimenti ha trovato il ragazzo senza biglietto, ubriaco e con una bottiglia di birra in mano.
Con tutte le cautele è riuscita a convincerlo a lasciare il vagone. Una volta sceso, il marocchino è rimasto sul marciapiede continuano ad inveire contro la contro la donna per averlo fatto scendere, brandendo la bottiglia. Sembrava finita lì. E invece quando la capotreno, prima di autorizzare la chiusura delle porte, si è sporta per accertarsi che il treno potesse partite in sicurezza, è stata raggiunta da un pugno sul volto sferrato dal ventiquattrenne. Dopo averla aggredita, il ragazzo è fuggito a piedi uscendo dalla stazione. Scattato l’allarme, il treno delle 21.07 non è più partito ed è stato soppresso con conseguenti disagi per i passeggeri che dovevano far ritorno a Roma. Hanno infatti dovuto attendere la corsa successiva, partita regolarmente alle 21.56. La vittima è stata soccorsa dagli operai dell’impresa che svolge il servizio di pulizia della stazione e trasferita in ambulanza al pronto soccorso dell’Ospedale « Riuniti » di Anzio e Nettuno dove è stata medicata per le ferite riportate nell’aggressione con una prognosi di sette giorni. Alla stazione ferroviaria di Nettuno sono intervenuti gli agenti di una volante del commissariato di polizia di Anzio che hanno ricostruito la vicenda e raccolto le testimonianze di chi aveva assistito all’aggressione.
E proprio grazie alle indicazioni fornite dagli operai che avevano soccorso la capotreno, sono riusciti a rintracciare il ventiquattrenne che l’aveva aggredita. Vagava ancora nella zona della stazione e non è stato difficile, anche in base alla descrizione, rintracciarlo e bloccarlo. Alla vista dei poliziotti il ragazzo non solo ha inveito contro di loro, ma ha anche cercato di aggredirli, sferrando calci e pugni contro la volante. Un comportamento violento proseguito anche negli uffici del commissariato ad Anzio dove ha sfasciato lampade e suppellettili. Il marocchino è stato arrestato con le accuse di lesioni aggravate nei confronti della capotreno, e per resistenza, oltraggio e danneggiamento aggravato per il comportamento manifestato sia contro i poliziotti che negli uffici del commissariato. Dopo la convalida dell’arresto è stato processato con rito direttissimo, ha patteggiato la pena di due anni di reclusione ed è stato rimesso in libertà. Non è la prima volta che sulla linea Nettuno-Roma si verificano aggressioni ai danni di personale delle ferrovie. Tanto che alla stazione di Nettuno è operativo dalle 5 del mattino alle 23 un servizio di vigilanza privata. Che la sera dell’aggressione alla capotreno non era purtroppo operativo. La guardia giurata incaricata di coprire il turno all’ultimo momento non aveva infatti potuto svolgere il servizio per problemi di salute e l’istituto di vigilanza non aveva fatto in tempo a sostituirla.