Il movimento islamista descrive la cessazione delle ostilità in Libano come una battuta d'arresto per Israele e ribadisce la volontà di raggiungere un accordo simile nella Striscia di Gaza.
Lui Movimento di Hamas ha celebrato questo mercoledì la tregua raggiunta Libanoconsiderandolo un duro colpo per gli obiettivi di Israeleed ha espresso la sua gratitudine verso le forze di «resistenza islamica» per il loro sostegno al popolo palestinese. Inoltre, ha ribadito la sua intenzione di raggiungere un accordo che metta fine alle ostilità Gazaalle condizioni precedentemente discusse a livello nazionale.
In un comunicato, Hamas ha dichiarato la propria disponibilità a collaborare a qualsiasi iniziativa che possa porre fine al conflitto nel paese Striscia di Gaza. Lui ha sottolineato che le basi di un possibile accordo devono includere la completa cessazione degli attacchi, il ritiro delle truppe israeliane, il ritorno sicuro degli sfollati e uno scambio globale di prigionieri.
Il gruppo islamico ha sottolineato il ruolo di Hezbollah e della sua leadership in Libano, menzionando i sacrifici compiuti da questa organizzazione sciita a sostegno di Gaza e della resistenza palestinese. Inoltre, ha sottolineato che l'accordo di cessate il fuoco raggiunto in Libano dimostra il fallimento delle strategie del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahunel tentativo di indebolire le forze di resistenza nella regione.
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La cessazione delle ostilità tra Israele e Hezbollah è entrata in vigore alle 4:00 ora locale, dopo 14 mesi di combattimenti iniziati nell'ottobre 2023. Inizialmente, gli attacchi di Hezbollah erano in solidarietà con Gaza, ma le tensioni sono sfociate in una guerra aperta nel settembre 2024. , quando Israele intensificò le sue operazioni militari nella regione.
Hamas ha sottolineato la “resilienza” della popolazione Palestinese a Gazache ha subito il conflitto più devastante della storia recente della regione, con un bilancio di oltre 44.200 vittime. Allo stesso modo, ha invitato la comunità internazionale a esercitare pressioni sugli Stati Uniti e su Israele, affinché cessi immediatamente la « violenta aggressione » che la Striscia subisce da anni.
L'organizzazione islamista ha assicurato che continuerà a lavorare insieme ad altri attori della resistenza per difendere la causa palestinese, confidando nel continuo sostegno degli alleati regionali nella loro lotta per la libertà e la giustizia in Medio Oriente.