In un articolo pubblicato martedì (26) sulla rivista Astronomia della naturagli scienziati planetari riferiscono che i tornado magnetici su Giove stanno generando anticicloni delle dimensioni della Terra.
Quando i vortici magnetici scendono dalla ionosfera negli strati più profondi della densa atmosfera del gigante gassoso, si verificano queste tempeste, visibili come ovali scuri, ma solo alla luce ultravioletta (UV).
Questi eventi furono rilevati per la prima volta alla fine degli anni '90 dal telescopio spaziale Hubble della NASA ai poli nord e sud di Giove. Nel 2000, la sonda Cassini, guidata sempre dall'agenzia spaziale nordamericana, confermò la presenza di queste strutture al polo nord del pianeta durante il suo passaggio verso Saturno. Tuttavia l’origine di questi fenomeni rimase sconosciuta per anni.
Le immagini UV mostrano gigantesche tempeste magnetiche ai poli di Giove. Crediti: Troy Tsubota e Michael Wong, UC Berkeley
I tornado magnetici sono più comuni al polo sud di Giove
Ora, un team guidato dall'astrofisico Troy Tsubota, dell'Università della California-Berkeley, negli Stati Uniti, ha scoperto che questi ovali si formano da tornado generati dall'attrito tra le linee del campo magnetico estremamente forte di Giove. Questo processo crea vortici che raggiungono la stratosfera, sollevando particelle e formando dense macchie scure.
Immagine colorata artificialmente di Giove catturata alla luce ultravioletta. Oltre alla famosa Grande Macchia Rossa (che appare blu), un'altra caratteristica ovale può essere vista nella foschia marrone del polo sud. Questa zona di foschia concentrata è probabilmente il risultato della miscelazione generata da un vortice più in alto nella ionosfera del pianeta. Crediti: Troy Tsubota e Michael Wong, UC Berkeley
La scoperta è stata resa possibile grazie al progetto “Legacy of the Atmospheres of the Outer Planets” (OPAL), che utilizza immagini annuali di Hubble per monitorare le atmosfere dei pianeti giganti. « Ci siamo resi conto che queste immagini erano una miniera d'oro », ha detto Tsubota in una nota, rivelando che ovali scuri sono stati osservati nel 75% delle registrazioni del polo sud di Giove scattate tra il 2015 e il 2022, ma solo in una foto del polo nord.
Per saperne di più:
Proprio come sulla Terra, il campo magnetico di Giove converge ai poli, dove dirige le particelle cariche nell'atmosfera, producendo aurore visibili nei raggi UV. Questa somiglianza suggeriva che anche gli ovali scuri fossero collegati al campo magnetico.
Il Plasma Torus di Io, un anello di particelle cariche espulse dai vulcani della luna Io, gioca un ruolo cruciale. Secondo Tom Stallard, della Northumbria University, l'attrito tra le linee del campo magnetico del toro di Giove e la ionosfera innesca i vortici che formano gli ovali.
Questi vortici trasportano gli aerosol nella bassa atmosfera, creando una densa foschia che assorbe i raggi UV. “La concentrazione di nebbia in queste zone è 50 volte superiore alla media”, ha spiegato Xi Zhang, dell’Università della California a Santa Cruz, coautore dello studio, sottolineando che il fenomeno è guidato dalla dinamica dei tornado, e non da reazioni chimiche.
Secondo l'articolo, gli ovali scuri impiegano circa un mese per formarsi e scompaiono nel giro di poche settimane, indicando che Giove attraversa regolarmente un corridoio di tornado magnetici.