L'Assemblea nazionale (Parlamento) del Nicaragua ha approvato giovedì scorso una riforma sull’immigrazione che rende legale negare l’ingresso nel Paese a persone, compresi i cittadini nicaraguensi, “che possono minare la sovranità nazionale o rappresentare un rischio sociale”.
La riforma prevede un'aggiunta al codice penale per punire con pene detentive da due a sei anni i nicaraguensi che entrano, escono o intendono uscire irregolarmente dal territorio nazionale « con lo scopo di compromettere l'integrità, l'indipendenza, la sovranità e l'autodeterminazione dei cittadini » nazione, compromettere la pace, alterare l’ordine costituzionale, promuovere o provocare, cospirare e proporre, indurre atti terroristici di destabilizzazione economica e sociale del Paese.
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« Quando l'evasione dal controllo di frontiera è finalizzata a commettere il reato di tradimento, previsto e sanzionato dall'articolo 409 del codice penale, la pena da irrogare sarà aumentata di un terzo nei limiti minimo e massimo », secondo all'aggiunta al codice penale.