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nessuna coda attaccatastabilizzazione ottica dell’immagine (OIS) è una tecnologia che sposta gli elementi dell’obiettivo per compensare il movimento che provoca sfocatura nelle foto o tremolio nei video. La funzione può essere trovata in fotocamere avanzate e telefoni cellulari.
Obiettivo Mega OIS su fotocamera Panasonic Lumix (immagine: Paulo Higa/)
Come funziona la stabilizzazione ottica dell’immagine
La stabilizzazione ottica dell’immagine si verifica quando un piccolo motore sposta gli elementi dell’obiettivo durante la registrazione di una foto o di un video. È un sistema che compensa i movimenti per evitare che l’immagine presenti sfocature, sbavature o tracce.
La compensazione del movimento viene eseguita da uno o più giroscopi che rilevano la posizione della telecamera. Queste informazioni vengono inviate a un chip o sistema che calcola lo spostamento che deve essere eseguito dal motore in modo che gli elementi dell’obiettivo controbilancino il movimento indesiderato.
L’OIS è realizzato con regolazioni di posizione negli elementi dell’obiettivo (immagine: Vitor Pádua/)
Pertanto, se l’attrezzatura viene spostata bruscamente a sinistra, l’OIS compenserà spostando proporzionalmente gli elementi dell’obiettivo a destra. Poiché questo processo è rapido, il meccanismo funziona anche per compensare le vibrazioni prolungate.
Stabilizzazione nel corpo (IBIS)
Anche la stabilizzazione dell’immagine nel corpo (IBIS) può essere considerata un tipo di stabilizzazione ottica, ma funziona attraverso spostamenti nel sensore di immagine. In questo articolo, trattiamo solo la tecnologia di stabilizzazione ottica più popolare presente negli obiettivi.
Quando utilizzare la stabilizzazione ottica nella fotocamera
Idealmente, la fotocamera non dovrebbe essere tenuta in mano quando la velocità dell’otturatore è inferiore al numero di lunghezza focale del teleobiettivo (obiettivo). Quindi, per un obiettivo da 50 mm, la velocità dell’otturatore dovrebbe essere superiore a 1/50.
Ma non sempre è possibile avere un supporto fisso per la fotocamera. Inoltre, ci sono diverse circostanze che favoriscono effetti indesiderati di spostamento dell’immagine. Pertanto, la stabilizzazione ottica può essere utilizzata nelle seguenti situazioni:
- mancanza di treppiede: OIS può compensare i movimenti della mano quando non c’è un treppiede o altro supporto per stabilizzare il cellulare o la fotocamera;
- luce bassa: la tecnologia riesce ad ammorbidire gli effetti di immagini sfocate o sfocate derivanti da ambienti con poca luce;
- quando cammini: l’OIS può impedire che i passi compiuti mentre si cammina provochino movimenti che compromettono la qualità dell’immagine, soprattutto durante le riprese;
- veicoli in movimento: la stabilizzazione ottica può mitigare la sfocatura o la sfocatura che possono verificarsi nelle registrazioni effettuate all’interno di veicoli in movimento;
- bassa velocità dell’otturatore: OIS compensa la mancanza di stabilizzazione che può verificarsi quando la velocità dell’otturatore è lenta.
La tecnica ha un effetto limitato, principalmente sulla stabilizzazione digitale, e può essere insufficiente per compensare movimenti vigorosi. La regolazione manuale di parametri come l’apertura dell’obiettivo e l’ISO può aiutare a prevenire gli effetti indesiderati del movimento dell’immagine.
Senza OIS (a sinistra) e con OIS (immagine: Emerson Alecrim/)
Principali tecnologie dell’ISO
Le tecnologie di stabilizzazione ottica dell’immagine possono assumere nomi commerciali diversi a seconda del produttore. Alcuni dei marchi più comuni sono:
- Stabilizzazione dell’immagine Canon (IS): lanciato nel 1995 con il teleobiettivo Canon EF 75-300mm f/4-5.6 II IS USM, considerato il primo obiettivo intercambiabile per fotocamere SLR (analogiche) con stabilizzazione integrata;
- Sony Optical SteadyShot (OSS): è la versione ottica di SteadyShot, marchio di stabilizzazione dell’immagine di Sony, presente in obiettivi, fotocamere e telefoni cellulari;
- Riduzione vibrazioni Nikon (VR): è la tecnologia di stabilizzazione ottica degli obiettivi Nikkor VR, della stessa Nikon. Il sistema utilizza due sensori di velocità angolare (orizzontale e verticale) per identificare i movimenti;
- Panasonic Mega OIS e Power OIS: Il sistema Mega OIS è stato creato per gli obiettivi delle fotocamere Lumix, in particolare i modelli con lunghezza focale lunga. La versione Power OIS è migliorata ed è presente negli obiettivi più attuali;
- Sistema operativo Sigma: La tecnologia OS (Optical Stabilizer) è presente negli obiettivi Sigma. A seconda del modello, il sistema consente velocità dell’otturatore fino a quattro stop più lente rispetto alla velocità standard;
- Olympus OIS e Sync IS: Alcuni obiettivi Olympus hanno un sistema di stabilizzazione chiamato semplicemente OIS. Ma l’azienda ha anche Sync IS, un sistema che combina l’OIS con la stabilizzazione del sensore.
Sul Galaxy Z Fold 4, le prime due fotocamere (ultrawide e principale) hanno OIS (immagine: Emerson Alecrim/)
Qual è la stabilizzazione migliore, ottica o digitale?
La stabilizzazione ottica è spesso migliore in quanto compensa meccanicamente il movimento durante le riprese. La stabilizzazione digitale, invece, si basa su un software che applica regolazioni automatiche, motivo per cui è più soggetta a imprecisioni. Ci sono maggiori dettagli nel nostro confronto tra stabilizzazione ottica e digitale.
Come disabilitare OIS sulla fotocamera del cellulare?
In generale, è necessario accedere alle impostazioni dell’applicazione della fotocamera e disabilitare opzioni come « Stabilizza video » o « Stabilizza immagine ». Sulla linea iPhone 14, tieni semplicemente disabilitata la Modalità azione (icona di una persona che corre) nella funzione video dell’app fotocamera.
Quale obiettivo del telefono ha la stabilizzazione ottica?
Di solito, l’obiettivo principale della fotocamera del telefono cellulare è quello con stabilizzazione ottica. Ma a seconda dello smartphone, la funzione potrebbe apparire anche su altre fotocamere, come la frontale e il teleobiettivo.
È meglio lasciare la modalità stabilizzatore su 1, 2 o 3?
Su Canon, alcuni obiettivi hanno tre modalità di stabilizzazione. Ma il migliore dipende dalle circostanze e dall’obiettivo stesso. Sulla Canon EF 300mm, ad esempio, la modalità 1 è indicata per i soggetti statici, mentre la modalità 2 corregge le vibrazioni verticali quando si scatta in direzione orizzontale e viceversa. La modalità 3 compensa le vibrazioni solo durante l’esposizione.
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