Un nuovo studio pubblicato su Nesso PNAS ha sottolineato che, come gli umani e gli uccelli, gli oranghi possono emettere diversi suoni vocali contemporaneamente. Secondo la ricerca, questo potrebbe spiegare l’evoluzione dell’abilità che oggi chiamiamo beatbox, un tipo di percussione vocale utilizzato in diversi stili musicali, ma principalmente nell’hip-hop.
Cosa è interessante per te sapere:
- Il beatboxing consiste nella bocca e nella gola umana che emettono tutti i tipi di rumori contemporaneamente, imitando battiti complessi di musica o altri suoni;
- Chiunque può evocare suoni diversi, anche se non tutti hanno l’allenamento (ginnastica orale) e lo sviluppo necessario per emetterli contemporaneamente;
- Studiando gli oranghi più da vicino, i ricercatori hanno notato diversi suoni provenienti dalle loro interazioni, che hanno aperto la strada alla comprensione di come l’abilità potrebbe essersi evoluta fino ai giorni nostri. un uomo saggio (umani).
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Lo studio ha evidenziato che in natura ci sono oranghi che « borbottano » cose che apparentemente non sembrano grandi cose. Tuttavia, a un esame più attento, un gruppo di esperti ha notato vocalizzazioni simultanee tra due popolazioni separate, indicando un fenomeno biologico piuttosto che una scoperta casuale.
I rumori sarebbero stati un tipo di comunicazione tra di loro, il che ha dimostrato che questo complesso controllo vocale si è effettivamente evoluto, portando probabilmente alle esibizioni di quella che chiamiamo l’arte del beatbox.
Gli esseri umani usano le labbra, la lingua e la mascella per produrre i suoni vuoti delle consonanti, mentre attivano le corde vocali nella laringe con l’aria espirata per produrre i suoni forti e aperti delle vocali. Gli oranghi sono anche in grado di produrre entrambi i tipi di suoni, ed entrambi allo stesso tempo.
Ad esempio, i grandi oranghi maschi del Borneo producevano rumori noti come « chomp » in combinazione con « grugniti » in situazioni di combattimento. Le femmine di orango di Sumatra emettono « strilli di baci » contemporaneamente a « chiamate » per avvisare gli altri di una possibile minaccia di predatore.
Adriano Lameira, professore associato di psicologia all’Università di Warwick in una dichiarazione.
La scoperta delle capacità vocali uniche degli oranghi apre nuove strade di ricerca per approfondire ulteriormente gli studi con gli esseri umani, come, ad esempio, comprendere il modo in cui impariamo a cantare, soprattutto nello stile lirico, che è molto complesso, tra le altre tecniche del proprio beatbox.
Ora che sappiamo che questa capacità vocale fa parte del repertorio delle grandi scimmie, non possiamo ignorare i collegamenti evolutivi. Deve essere possibile che il primo linguaggio umano assomigliasse a qualcosa che suonava più come il beatboxing, prima che l’evoluzione organizzasse il linguaggio nella struttura consonante-vocale che conosciamo oggi.
Con informazioni da IFLScience
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Il messaggio di Beatbox? Gli oranghi emettono anche suoni diversi nello stesso momento in cui sono apparsi per la prima volta in Olhar Digital.