L’entroterra del Rio Grande do Norte riceve viaggiatori da tutto il mondo per simulazioni di missioni spaziali su Marte. Si svolgono presso Habitat Marte, un’installazione creata nel 2017 da Julio Rezende, professore di ingegneria industriale all’UFRN (Università Federale del Rio Grande do Norte) e coordinatore della stazione.
Per chi ha fretta:
- La stazione Habitat Mars simula missioni sul Pianeta Rosso;
- Creata nel 2017 dal professor Julio Rezende, dell’UFRN, l’installazione si trova in un comune modesto, nell’entroterra del Rio Grande do Norte;
- Da dicembre 2017, l’installazione di Potiguar ha completato 112 missioni simulate, con più di 600 partecipanti provenienti da 39 paesi;
- Entro la fine dell’anno, presso la struttura verrà costruito quello che secondo il professore sarà il primo complesso di simulazione spaziale al mondo.
La struttura si trova a Caiçara do Rio do Vento, un comune la cui popolazione è di 3.268 abitanti, secondo l’ultimo censimento IBGE.
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Il progetto è stato ispirato dalle attività della Mars Society, ONG americana che da decenni promuove l’esplorazione del Pianeta Rosso e svolge missioni simili presso la sua MDRS (Mars Desert Research Station), nello Utah.
Marte nell’entroterra
(Immagine: riproduzione/Agenzia spaziale brasiliana)
Da dicembre 2017, l’installazione di Potiguar ha completato 112 missioni simulate, con più di 600 partecipanti provenienti da 39 paesi.
Oggi abbiamo pannelli solari, trattamento delle acque reflue e produzione alimentare, che ci caratterizza come un ambiente autosostenibile con lezioni apprese per le comunità qui sulla Terra e interessate alle tecnologie sociali e alla lotta alla fame e alla povertà.
Julio Rezende, professore di ingegneria industriale presso UFRN (Università Federale del Rio Grande do Norte) e coordinatore di Habitat Marte
Il centro aveva un progetto recentemente approvato nell’avviso pubblico del programma federale Centelha, finalizzato all’imprenditorialità innovativa. Ha anche risorse da Finep (Finanziatore di studi e progetti), Sebrae-RN (Servizio brasiliano di supporto per le micro e piccole imprese) e CNPq (Consiglio nazionale per lo sviluppo scientifico e tecnologico).
Il nostro progetto approvato dall’avviso pubblico aiuterà nello sviluppo di sperimentazioni finalizzate alla produzione di cibo in ambiente controllato con serra, acquaponica e idroponica.
Julio Rezende, professore di ingegneria industriale all’UFRN (Università federale del Rio Grande do Norte) e coordinatore di Habitat Marte (Immagine: Disclosure/Habitat Marte)
Rezende ha anche affermato che le strutture sono in continua espansione. “Abbiamo installato una piscina, Infrastructure for Underwater Extravehicular Activity, per esperimenti di fisiologia e psicologia, e costruito un secondo habitat in una formazione rocciosa: il Lava Cave Habitat, per simulare i tubi di lava su Marte”, dice.
Nella seconda metà del 2023 verrà costruito Lugah (Lunar Green Analog Habitat), che secondo il professore sarà il primo complesso di simulazione spaziale al mondo.
Con informazioni da Folha de S. Paulo
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Il post Marte nell’entroterra? Il progetto brasiliano simula le missioni sul Pianeta Rosso apparso per la prima volta in Olhar Digital.