Il 21 agosto 1986, quasi 1.800 persone e oltre 3.500 bovini furono trovati morti intorno a un lago in Camerun, nell’Africa centro-occidentale.
Ciò è avvenuto dopo un boom proveniente dal lago Nyos, nel nord-ovest del Paese, che ha vomitato un getto d’acqua alto oltre 90 metri, espellendo anidride carbonica (CO2) e monossido di carbonio (CO) accumulati sul fondo da centinaia di anni.
Secondo la rivista Filo mentale, di conseguenza, una nuvola di gas si è formata nella parte superiore della colonna d’acqua, crollando sulle colline e raggiungendo i residenti locali. La nebbia calda ha soffocato a morte la maggior parte delle persone che ha colpito prima di dissiparsi, il che ha richiesto solo pochi minuti. Tra i sopravvissuti, molti soffrivano di vomito, diarrea e allucinazioni, tutti sintomi di avvelenamento da CO2.
Quella notte si trasformò in uno dei disastri naturali più letali della storia africana. E la spiegazione di tutto ciò ha origine vulcanica.
Circa 1.800 persone e oltre 3.500 capi di bestiame sono stati trovati morti intorno al lago Nyos nel 1986. Credito: MagellanTV/Captura de Tela YouTube
Attività vulcanica sotto il lago Nyos
Il Lago Nyos è molto profondo e posizionato a media altitudine sul fianco del Monte Oku, un vulcano inattivo appartenente alla Linea Vulcanica del Camerun. Una diga naturale, formata da rocce vulcaniche, sostiene il lago.
Quello che è successo quasi 37 anni fa è un esempio di eruzione limbica, chiamata anche eruzione limbica. Questo è quando un’eruzione non comporta alcun fuoco, lava, fumo o cenere, essendo puramente un massiccio scarico di gas di anidride carbonica.
Non si sa esattamente cosa abbia disturbato il lago Nyos quel giorno, se sia stata una frana o solo l’improvviso rilascio di gas, ma quando è salito in alto, circa 1,2 km3 di CO2 sono stati rilasciati in circa 20 secondi, traboccando e soffocando chiunque si trovasse sul suo cammino.
Per saperne di più:
Gli scienziati attualmente ritengono che solo tre laghi al mondo accumulino livelli così letali di anidride carbonica e monossido di carbonio nelle loro profondità: Nyos, Monoun (sempre in Camerun) e Kivu, che si trova al confine tra Congo e Ruanda.
Quest’ultimo è 1.700 volte più grande di Nyos e due volte più profondo, ed è circondato da una popolazione molto più densa di quasi 2 milioni di persone. E mentre i due laghi del Camerun sono già stati dichiarati sicuri, grazie a misure di prevenzione e controllo del rilascio di gas, lo stesso non è accaduto con il Kivu.
Per questo gli scienziati temono che in quella regione possa verificarsi una nuova tragedia di grandi proporzioni.
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