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Il biofertilizzante brasiliano aumenterà la produzione agricola sostenibile

L’agribusiness rappresenta un quarto dell’economia brasiliana ed è responsabile di circa il 30% dei posti di lavoro generati in Brasile. Il settore è un esempio per il mondo, ma deve affrontare delle sfide. Soprattutto per quanto riguarda l’uso eccessivo di fertilizzanti. I prodotti forniscono nutrienti al suolo, ma un uso improprio può portare al degrado ambientale. Ora, lo sviluppo di un biofertilizzante brasiliano può aumentare la produzione, oltre a garantire la protezione del suolo.

Per saperne di più

Prodotto sostenibile al 100%.

  • Il biofertilizzante bioattivo liquido prodotto da rifiuti agricoli è stato sviluppato dai ricercatori dell’USP.
  • Secondo la ricercatrice Giovanna Ribeiro, “il brevetto mira all’applicazione di un biofertilizzante che non utilizzi prodotti chimici dannosi per il suolo e per gli animali presenti nell’ambiente di applicazione”.
  • Inoltre, sottolinea che il principale differenziale del prodotto è l’utilizzo di rifiuti che verrebbero semplicemente scartati, in questo caso lettiera di pollo, che non è altro che un materiale depositato nel capannone avicolo, e letame bovino.
  • Il brevetto inoltre non prevede la dispersione del biofertilizzante nell’aria, che inibisce l’inquinamento atmosferico.

Come funziona il biofertilizzante?

  • Il biofertilizzante è un sottoprodotto ottenuto dalla fermentazione anaerobica (senza presenza di aria) di residui colturali o letame animale.
  • Nel caso del brevetto, questo prodotto viene diluito in acqua e applicato in forma liquida, il che consente un migliore assorbimento dei nutrienti da parte delle piante.
  • Può essere utilizzato anche in idroponica, che è una tecnica di produzione vegetale che non utilizza il terreno, cioè la coltivazione viene effettuata in serra e una soluzione nutritiva sostituisce il terreno, per la sua capacità di indurre la crescita delle radici.

Nessuna data di rilascio per il prodotto ancora.

  • Le materie prime utilizzate sono state meticolosamente analizzate in laboratorio durante tutto il processo di sviluppo del brevetto, con l’obiettivo di verificare i miglioramenti nella quantificazione dei macro e micronutrienti nel prodotto, seguendo gli standard di qualità inizialmente stabiliti dai ricercatori.
  • Il biofertilizzante ha avuto il suo processo e gli effetti convalidati su scala di laboratorio, essendo in una fase avanzata di sviluppo.
  • La domanda di brevetto è già stata depositata, tuttavia, per poter iniziare la commercializzazione, sono ancora necessari alcuni test prestazionali sul campo per gli aggiustamenti di diluizione, dosaggio e applicazione, oltre alla registrazione del prodotto presso gli enti regolatori e, inoltre, la alla ricerca di una partnership commerciale.

Con informazioni da Jornal da USP.

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