Si è diffuso sui social il fenomeno denominato “Barbenheimer”, contrazione tra la commedia ispirata alla celebre bambola Barbie e il lungometraggio di Oppenheimer sul progettista della bomba atomica – uscito lo stesso giorno in molti Paesi a fine luglio.
La parola composta è stata rapidamente accompagnata su internet dalla comparsa di meme, montaggi grafici che mostrano, ad esempio, le Barbie eroine davanti a un fungo atomico, che hanno provocato le proteste degli internauti, soprattutto in Giappone.
A pochi giorni dal 78° anniversario dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, che il 6 e 9 agosto 1945 provocarono più di 210.000 morti, l’hashtag #NoBarbenheimer raccoglie le proteste.
La polemica è aumentata dopo che l’account ufficiale americano del film « Barbie » su Twitter (ribattezzato « X ») ha risposto a uno dei meme « sarà un’estate da ricordare ».
Il messaggio, apparentemente cancellato, ha suscitato un commento sgomento lunedì dalla divisione giapponese della Warner Bros., produttrice del film « Barbie ».
« Che mancanza di considerazione » dall’account ufficiale di Barbie, afferma una dichiarazione pubblicata sull’account giapponese del film, aggiungendo « prendiamo questa situazione molto seriamente e chiediamo una risposta adeguata dal quartier generale statunitense » degli studi.
« Come osi prendere in giro questo meme inaccettabile? », ha scritto in inglese un netizen giapponese, aggiungendo: « Dovresti visitare l’Hiroshima Peace Memorial Park e scoprire cosa è successo. È uno dei più gravi crimini contro l’umanità ».
« Noi giapponesi non dimenticheremo mai quell’estate », ha reagito un altro netizen, allegando foto di vestiti di bambini bruciati trovati tra i detriti della bomba atomica.
Il film di Barbie uscirà in Giappone l’11 agosto. Al contrario, Oppenheimer non ha ancora una data di uscita nell’arcipelago, dove i film western spesso arrivano diversi mesi dopo la loro uscita.