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Instagram e WhatsApp dovrebbero vincere il chatbot di Meta e mostrare le potenzialità della sua AI –

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Meta è vicina al rilascio di chatbot per tutte le sue piattaforme digitali, inclusi i Thread a lungo dimenticati. Sviluppati con la tecnologia LLaMA dell’azienda, i chatbot saranno delle IA generative e agiranno come “persone” sui social network di Meta. Da un altro punto di vista, la tecnologia è un passo dell’azienda per competere con OpenAI, Microsoft e Google.

Meta potrebbe lanciare chatbot per i suoi social network il prossimo mese (Immagine: Vitor Pádua/)

Prima di passare al testo, è importante separare i futuri Meta chatbot e LuzIA, un’IA generativa creata per WhatsApp e Telegram. LuzIA non è stato creato dalla compagnia di Mark Zuckerberg. Tuttavia, le “personas” di Meta avranno praticamente le stesse funzionalità di LuzIA su WhatsApp – e ovviamente sarà disponibile su Instagram, Facebook e Threads con una funzione dedicata.

Secondo il veicolo Financial Times, i chatbot per i social di Meta stanno per essere lanciati, e potrebbero arrivare già a settembre. Lavorando in modo simile a ChatGPT e utilizzando LLaMA 2, le IA avranno risorse per facilitare e migliorare l’esperienza dell’utente. Ad esempio, consigliare attivamente i contenuti e migliorare la ricerca sulle piattaforme.

Tre fonti legate a Meta hanno informato il Financial Times che i chatbot possono avere diverse « personalità » in ciascuno dei prodotti Meta. Le fonti hanno commentato che una delle IA potrebbe essere un chatbot per suggerire consigli di viaggio, mentre altre potrebbero avere un « dialogo »/testo più divertente, imitando qualche celebrità.

Con questa funzione, Meta avrà un nuovo strumento per competere con TikTok, il suo principale rivale nel segmento dei social network. Inoltre, i bot « in stile ChatGPT » sono il loro tardivo contraccolpo al successo di OpenAI/Microsoft e Google.

Leaker ha pubblicato una « chat AI » su Instagram a giugno (Immagine: Vitor Pádua/)

A giugno, il leaker e programmatore Alessandro Paluzzi ha pubblicato su Instagram una stampa di una funzione di chat di intelligenza artificiale. Paluzzi è noto per l’utilizzo del reverse engineering e del « code mining » per far trapelare risorse: è stato anche il primo a trovare Threads la settimana del suo lancio. E a proposito di fili…

NO. Non finché la versione web è simile a questa:

Le discussioni continuano senza una versione web (Immagine: Riproduzione/)

Con informazioni: The Verge e Financial Times

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