È già possibile sbloccare il sistema di guida autonoma di Tesla, proprio come si sblocca un telefono cellulare. La novità può rendere gratuita la caratteristica più tecnologica delle auto di Elon Musk, che legalmente costa migliaia di dollari solo per esistere.
Per saperne di più:
Che cosa ti serve sapere:
- Come ogni auto, Tesla ha opzioni al momento dell’acquisto del veicolo, ma possono essere rilasciate anche dopo aver lasciato il negozio.
- I ricercatori di un’università di Berlino sono stati in grado di sbloccare l’auto e sbloccare gli extra senza pagarla.
- Un esempio è stato il riscaldamento dei sedili posteriori del modello, che costa circa 300 dollari e ha il sistema installato anche se il guidatore non accetta l’opzione.
- Lo sblocco richiede il contatto diretto con l’auto e i ricercatori commentano che Tesla deve cambiare l’hardware per risolvere il difetto di sicurezza.
Nel mondo dei giochi sono molti gli esempi in cui parte del titolo che viene addebitato come extra è già disponibile nell’installazione, necessitando solo di una chiave che viene rilasciata con prova di pagamento. Questo è lo stesso scenario con le auto Tesla e le loro funzionalità aggiuntive a un costo maggiore quando si acquista un veicolo elettrico.
Un gruppo di ricercatori della Technische Universität Berlin è riuscito ad accedere a questo contenuto e ha commentato il sito web TechCrunch chi è riuscito a sbloccare aree del centro multimediale di Tesla, dove è possibile abilitare l’una o l’altra funzionalità extra. Un esempio fornito è stato il riscaldamento dei sedili posteriori, che è opzionale al momento dell’acquisto e costa 300 dollari in più per il conducente.
Tesla è sbloccata nel chip AMD dell’auto
Hanno affermato che il metodo di sblocco utilizza modifiche specifiche all’elettricità applicata al processore AMD, che è responsabile del controllo di gran parte dell’auto. Dal momento dell’invasione, i ricercatori sono stati anche in grado di estrarre dati crittografati come l’elenco dei contatti, l’agenda degli appuntamenti, le chiamate recenti, i luoghi visitati dall’auto e persino le password Wi-Fi.
C’è un lato positivo e uno negativo in questa notizia. Il positivo è che lo sblocco richiede l’accesso all’auto per un certo periodo di tempo, entrando in aree non aperte all’esterno dell’auto. Sul lato negativo, mi ricorda Nintendo Switch, dove il modo per risolvere il guasto che consente lo sblocco comporta la modifica dell’hardware compromesso.
I ricercatori saranno all’evento Black Hat della prossima settimana a Las Vegas per dettagliare ulteriormente come sono riusciti ad hackerare la Tesla.
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