Il governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, del PT, ha bloccato il rilascio di risorse pubbliche per l’istruzione di base, l’alfabetizzazione dei bambini, il trasporto scolastico e le borse di studio.
Il provvedimento, secondo il quotidiano O Estado de S. Paulo, avviene nella stessa settimana in cui l’amministrazione federale ha lanciato un programma di insegnamento a tempo pieno.
La decisione attira già critiche e richieste da parte del ministro dell’Istruzione, guidato da Camilo Santana. Il tesoro del Ministero della Pubblica Istruzione ammonta a R $ 332 milioni.
Il valore interessa integralmente il settore dell’istruzione di base (R$ 201 milioni), che comprende tutte le risorse programmate per lo sviluppo dell’alfabetizzazione (R$ 131 milioni) in quest’area, come emerge dall’indagine dell’Associação Contas Abertas con dati del Sistema Integrato di Programmazione e Bilancio (SIOP).
Lo smantellamento interessa anche i fondi per l’acquisto di veicoli per il trasporto scolastico (R$ 1 milione) e borse di ricerca nell’istruzione superiore (R$ 50 milioni).
Con il blocco imposto dal governo Lula, l’importo verrà sbloccato solo se la dirigenza Lulopetista capirà che non ci sarà alcun rischio di mancato rispetto del cosiddetto ‘tetto di spesa’, tanto criticato dal presidente della Repubblica. Nei discorsi, la sinistra dice che occorre impiegare risorse senza puntare sui ‘limiti’, ma la prassi non corrisponde alle azioni già realizzate durante la terza legislatura nel Palazzo Planalto, poiché scuole e unità didattiche saranno prive di garanzie di ricevere tutto il trasferimento previsto.
Come ha scoperto e confermato il Political Connection, non c’è previsione di quando il governo Lula rilascerà i soldi.