Circa 650 milioni di anni fa la Terra sperimentò una delle peggiori glaciazioni, congelando la maggior parte del pianeta. Successivamente, il globo ha vissuto un’esplosione di vita e diversità, grazie all’evento atmosferico noto come Secondo Grande Evento di Ossigenazione. E ora le capsule temporali di 600 milioni di anni fa in cima all’Himalaya possono spiegare come si è verificato questo aumento di ossigeno.
La scoperta consiste in goccioline d’acqua, resti di antichi oceani, rinvenuti all’interno di depositi minerali formati da carbonato di calcio e magnesio. Sono finiti a queste altitudini elevate a causa dell’attività tettonica del pianeta, che può causare la collisione delle terre più basse e alla fine formare montagne.
Le cause di ciò che ha portato alla grande ossigenazione del pianeta sono ancora ampiamente dibattute e non è noto se l’evento sia collegato alle glaciazioni. Tuttavia, con la datazione dei depositi minerari, i ricercatori dell’Indian Institute of Sciences sono stati in grado di associare le goccioline d’acqua al periodo, il che potrebbe porre fine a questo dubbio.
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Crescita di stromatoliti cianobatteriche fotosintetiche
L’analisi dei depositi ha rilevato una diminuzione dell’apporto di calcio, attribuendo la riduzione delle portate fluviali causata dal gelo. Questo ambiente era ideale per la crescita della popolazione di stromatoliti di cianobatteri fotosintetici, organismi produttori di ossigeno, che potrebbero essere stati responsabili del Secondo Grande Evento di Ossigenazione.
Trovare queste capsule del tempo è stata una scoperta impressionante. Ogni 200 milioni di anni la crosta oceanica viene riciclata, essendo sommersa da un’altra placca tettonica. Ciò ha spazzato via la maggior parte delle rocce marine di questo periodo di glaciazione. Quelli che rimangono non hanno pori di ritenzione idrica o sono stati alterati chimicamente, non conservando le registrazioni del periodo.
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Il post « Le capsule del tempo » di 600 milioni di anni si trovano in cima all’Himalaya è apparso per la prima volta su Olhar Digital.