Il giovedì precedente nella gara di andata disputata allo stadio Universitario, i Gatti e il Gregge si sono impegnati in un duello ravvicinato con poche emozioni che si è concluso a reti inviolate.
Chivas
se l’è cavata
Nonostante la sconfitta per 0-0 nel primo capitolo della finale, in casa i Tigers hanno mostrato un atteggiamento più offensivo e hanno dominato per diversi periodi.
Per Veljko Paunovic, direttore tecnico del Guadalajara, il punteggio è stato in una certa misura encomiabile perché ha deciso di non rischiare all’andata.
Primo obiettivo raggiunto: non subire gol, secondo obiettivo non raggiunto: non segnare gol
« Primo gol realizzato: non subire gol, secondo gol mancato: non segnare », ha detto il tecnico serbo. « Il risultato dei primi 90 minuti non mi ha soddisfatto del tutto, ma è importante non aver subito gol ».
Da parte sua, Robert Dante Siboldi, direttore tecnico uruguaiano del Tigres, si è rammaricato di non aver potuto mostrare sul tabellone la superiorità mostrata sul suo campo.
« Rispetto l’approccio del Chivas, che puntava sul non subire gol, ma in partita siamo stati superiori, abbiamo cercato con le nostre armi, abbiamo provato i cross dalle fasce, ma non siamo riusciti a precisare », ha detto lo stratega uruguaiano. « Penso che si proporranno nella gara di ritorno e possiamo sfruttare gli spazi ».
In questa finale, il Chivas de Guadalajara punta al suo 13esimo titolo di campionato, prima di essere incoronato nei tornei 1956-57, 1958-59, 1959-60, 1960-61, 1961-62, 1963-64, 1964-65, 1969 -70, 1986-87, Estate-1997, Apertura-2006 e Chiusura-2017.
Se incoronato questa domenica, Guadalajara eguaglierebbe l’America come la squadra di maggior successo nella fase professionistica del calcio messicano, fondata nel 1943.
Da parte loro, i Tigers cercano la loro ottava corona da aggiungere a quelle ottenute nei campionati 1977-78, 1981-82, Apertura-2011, Apertura-2015, Apertura-2016, Apertura-2017 e Clausura-2019.