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Gli Stati Uniti chiedono a Google di vendere Chrome e di imporre restrizioni su Android • Legislazione •

Google potrà comunque presentare ricorso e suggerire i propri rimedi (Immagine: The Pancake of Heaven / Wikimedia Commons)

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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha chiesto ufficialmente che Google sia costretta a vendere Chrome. Oltre a eliminare il browser, le autorità vogliono che Android non favorisca i servizi dell'azienda.

Un'altra misura è il divieto di stipulare contratti con Google come motore di ricerca predefinito per altri prodotti. Attualmente, il colosso della ricerca paga miliardi ad altre aziende (come Apple) affinché vengano preconfigurati su smartphone e browser, ad esempio. L’azienda dovrebbe anche essere più trasparente riguardo ai prezzi degli annunci che appaiono in cima alle ricerche.

Apple riceve miliardi di dollari per rendere Google il motore di ricerca predefinito per Safari (Immagine: Brett Jordan / Flickr)

Il Dipartimento di Giustizia vuole che Google conceda in licenza i dati relativi alle ricerche degli utenti. Pertanto, i concorrenti potrebbero utilizzare queste informazioni per migliorare i loro prodotti.

Durante le audizioni, Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, ne ha parlato nel migliore dei modi “dilemma di Tostine”: valuta che Google viene utilizzato di più perché è migliore, ed è migliore perché viene utilizzato di più. Il maggior volume di ricerche darebbe all’azienda maggiori possibilità di migliorare il proprio motore di ricerca, mentre i concorrenti starebbero sempre peggio non disponendo di questo volume.

“La concorrenza non è leale perché la condotta e la qualità di Google riflettono i guadagni illeciti derivanti da un vantaggio ottenuto illegalmente”, afferma il Dipartimento di Giustizia. “I rimedi devono colmare questa lacuna e privare Google di questi vantaggi”.

La richiesta fa parte del processo in cui il giudice Amit Mehta ha stabilito che la società ha un monopolio e pratiche monopolistiche nel mercato della ricerca. Questo è solo il primo passo: le misure per risolvere la situazione dovrebbero essere definite solo nell'agosto 2025, dopo nuove udienze.

I suggerimenti del Dipartimento di Giustizia erano attesi. Lunedì (18/11), il Bloomberg anticipata la richiesta ufficiale, sulla base delle informazioni provenienti da persone informate della vicenda.

Cosa dice Google

In un testo firmato da Kent Walker, responsabile legale di Google, la società afferma che la richiesta fa parte di “un'agenda interventista radicale che potrebbe danneggiare gli americani e la tecnologia globale statunitense”. Walker sostiene inoltre che la proposta minaccia la privacy personale e danneggia la leadership di Google nel campo dell'intelligenza artificiale.

Con informazioni: Associated Press, Engadget

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