Google, Opera e Vivaldi si uniscono contro il favore di Edge su Windows (immagine: Emerson Alecrim/)
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Le aziende dietro i browser Chrome, Opera, Vivaldi, Waterfox e Wavebox hanno unito le forze. Hanno creato la Browser Choice Alliance con lo scopo, inizialmente, di combattere le presunte pratiche sleali di Microsoft per convincere gli utenti a impostare Edge come browser Windows predefinito.
Google, Opera, Vivaldi, BrowserWorks (Waterfox) e Wavebox sostengono che Microsoft adotta « standard oscuri » per impedire agli utenti di scaricare o impostare un browser di un'altra organizzazione come browser predefinito del sistema operativo, mentre cerca di convincerli a utilizzare Edge.
Tra le presunte azioni di Microsoft a questo scopo ci sarebbe quella di rendere difficile il download dei browser concorrenti, di rendere Edge il browser predefinito durante gli aggiornamenti di Windows e di aprire collegamenti ai suoi servizi online direttamente in Edge, anche quando l'utente preferisce un altro browser.
Ad esempio, Vivaldi ha pubblicato sul suo blog un'immagine che mostra un annuncio con le parole (in traduzione libera) “non è necessario scaricare un nuovo browser web” in una ricerca effettuata su Bing in inglese per “vivaldi browser” (ho cercato in modo simile su Bing in portoghese, ma non mi è apparso nulla del genere).
Secondo quanto riferito, Bing preferisce Edge nella ricerca rispetto a Vivaldi (immagine: riproduzione/Vivaldi)
Cosa vuole la Browser Choice Alliance?
Per ora, la coalizione chiede alla Commissione Europea di considerare Microsoft Edge come un software che viola il Digital Markets Act (DMA), un regolamento dell’Unione Europea creato per rendere il mercato digitale più giusto e competitivo nei paesi che fanno parte del blocco.
In questo modo, Microsoft verrebbe condizionata dalle autorità di regolamentazione europee ad essere più aperta ai browser di terze parti su Windows, col rischio di ricevere severe punizioni.
Un dettaglio curioso è che, almeno finora, Mozilla non è tra le organizzazioni che formano la Browser Choice Alliance.
Altro dettaglio curioso è la presenza della coalizione su Google. Nonostante le presunte tattiche scorrette di Microsoft, Chrome è il browser più utilizzato al mondo, con una quota di mercato del 66,68%, secondo i dati Statcounter di ottobre 2024.
Il browser è così forte sul mercato che le autorità degli Stati Uniti hanno proposto di separare Chrome da Google come un modo per ridurre il potere dell'azienda sul mercato della ricerca.
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