Immagina di indossare un visore e camminare per il quartiere in cui vivevi, solo decenni fa, quando nessuno dei cambiamenti che conosciamo era iniziato. Grazie a una nuova tecnologia, questo dovrebbe essere possibile: i ricercatori hanno sviluppato un metodo per creare modelli digitali 3D di quartieri storici, per analizzarli prima delle trasformazioni urbane.
Per saperne di più:
Progettazione quartiere 3D
Il progetto mira a creare modelli digitali 3D di quartieri storici utilizzando l’apprendimento automatico e le mappe della Sanborn Fire Insurance, la società che ha realizzato questi record per utilizzarli nella prevenzione degli incendi.
L’obiettivo non è però solo quello di rendere nostalgici: il progetto permette di studiare il passato attraverso la struttura dei quartieri.
Può aiutare, ad esempio, a stimare le perdite economiche causate dalla demolizione dei quartieri storici.
Questo è uno dei quartieri 3D creati dai ricercatori (Immagine: Ohio State University/Riproduzione)
Come sono stati creati i quartieri 3D
- Il progetto ha utilizzato le mappe di Sanborn per iniziare a lavorare. Tuttavia, questi documenti del passato potevano essere noiosi da studiare e molti dati andavano persi nelle rappresentazioni o dovevano essere raccolti manualmente.
- Nasce così l’idea di digitalizzarli.
- Per fare questo, il coautore dello studio, il dottorando in geografia Yue Lin, ha sviluppato strumenti di apprendimento automatico per estrarre dettagli su quartieri ed edifici.
- È stato in grado di determinare l’ubicazione degli edifici, l’impronta ambientale, il numero di piani, i materiali da costruzione e quale fosse l’uso principale, come l’abitazione o il commercio.
quartieri reali
- I ricercatori hanno quindi utilizzato due quartieri reali per testare il progetto. Entrambi si trovano sul lato est di Columbus, Ohio, e furono distrutti nel 1960 per la costruzione di un’autostrada interstatale.
- Confrontando le due mappe, il progetto ha stabilito che nei due quartieri sono stati demoliti 380 edifici. Ciò include 286 case, 86 garage, cinque appartamenti e tre negozi.
- Le simulazioni hanno una precisione del 90%.
Il progetto consente di recuperare digitalmente le case distrutte da disastri naturali (Immagine: CiEll/Shutterstock)
Cosa serve?
Secondo i ricercatori, uno degli obiettivi è davvero quello di dare alle persone la possibilità di sperimentare com’erano i loro quartieri decenni fa.
Vogliamo arrivare al punto in questo progetto in cui possiamo dare alle persone cuffie per la realtà virtuale e lasciarle camminare per strada come era nel 1960, 1940 o forse anche nel 1881.
Harvey Miller, coautore dello studio e professore di geografia alla Ohio State University
Inoltre, vogliono ricreare siti perduti a causa di disastri naturali e rinnovamento urbano, per mappare lo spopolamento e altri tipi di cambiamento.
Un’altra possibilità sarebbe quella di studiare come la sostituzione delle case con le autostrade assorba il calore del sole e influisca sull’effetto dell’isola di calore urbana. Secondo loro, la risorsa ha innumerevoli possibilità per gli “storici urbani”.
Con informazioni da Tech Xplore
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