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I Big Tech discutono del loro ruolo in Brasile con Anatel

L’Agenzia Nazionale delle Telecomunicazioni (Anatel) ha iniziato a percepire i contributi per la Sovvenzione Prendendo 13 a marzo. I Big Tech presenti in Brasile hanno inviato un suggerimento. Il processo cerca di raccogliere informazioni dal pubblico per comprendere il ruolo di queste società nelle reti di telecomunicazioni e se debbano o meno pagare per l’infrastruttura.

Secondo gli stessi Big Tech, adottare il “fair share” sarebbe una “soluzione alla ricerca di un problema” e non spetta agli utenti pagare l’espansione della rete.

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Quota equa

Il processo di Anatel cerca di comprendere, da parte del pubblico, il ruolo delle Big Tech presenti in Brasile nelle reti di telecomunicazioni. Inoltre, l’agenzia cerca una risposta su quale sarebbe il contributo di queste società nell’infrastruttura delle telecomunicazioni.

L’idea di fair share proposta dagli operatori di Internet vuole che le Big Tech contribuiscano alla struttura della rete, poiché i servizi da loro offerti aumentano il traffico.

Prendere sussidi da Anatel è un processo in cui l’agenzia chiede l’opinione pubblica (Immagine: riproduzione)

Risposta della grande tecnologia

  • Poiché si tratta di un processo aperto, in cui l’intera popolazione può contribuire, la Camera brasiliana dell’economia digitale, camara-e.net, ha deciso di lasciare un commento;
  • camara-e.net è un’entità che ha Amazon, Google, Facebook, TikTok e Twitter (ora X) come associati: sono le Big Tech in questione;
  • La risposta dell’organizzazione è stata contraria alla giusta quota proposta dagli operatori, poiché, secondo il posizionamento, queste aziende già investono nell’infrastruttura dietro Internet — mentre gli operatori si occupano solo dell’accesso alla fine;
  • Cioè, affinché Internet raggiunga l’utente, dipendono dagli operatori Internet. Affinché Internet raggiunga gli operatori, dipendono dalle infrastrutture, come cavi sottomarini e data center, aree in cui le Big Tech investirebbero;
  • Così, secondo la difesa di camara-e.net, compenserebbero il mancato rispetto del fair share riducendo i costi di transito;
  • Inoltre, la difesa afferma che gli operatori beneficiano dei servizi di Big Tech, poiché attirano i clienti verso i piani Internet.

Gli operatori vogliono che le Big Tech contribuiscano al mantenimento della rete di telecomunicazioni (Immagine: Suwin/Shutterstock)

Trasparenza

  • camara-e.net ha inoltre affermato che Anatel non può imporre che le tariffe praticate per l’utilizzo della rete siano effettivamente ribaltate in investimenti infrastrutturali;
  • Altra questione, secondo il contributo, è che le Big Tech non avrebbero modo di sapere se le risorse sarebbero realmente indirizzate alle reti di telecomunicazioni, invece che agli azionisti degli operatori;
  • Le società sostengono inoltre che Anatel non è responsabile della regolamentazione delle piattaforme e che non è dovere degli utenti pagare per l’ampliamento dell’infrastruttura di telecomunicazioni, che provocherebbe “una profonda disorganizzazione nell’ordine economico”.

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Il post che i Big Tech discutono dei loro ruoli in Brasile con Anatel è apparso per la prima volta su Olhar Digital.

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