I buchi neri fanno paura, con la loro forza gravitazionale possono inghiottire tutto, anche la luce. Tuttavia, ora un gruppo di ricercatori in un nuovo studio ha suggerito che da loro si può togliere qualcosa di buono, l’energia.
La ricerca, disponibile su arXiv e prevista la pubblicazione in Revisione fisica D, è stato guidato da Zhan-Feng Mai e Run-Qiu Yang, dell’Università di Tianjin, in Cina. Hanno suggerito che minuscoli buchi neri potrebbero essere usati come fonte di energia, funzionando come batterie ricaricabili e reattori nucleari.
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Buchi neri nell’Universo
L’Universo è probabilmente pieno di buchi neri, alcuni con una massa pari a poche volte quella del Sole, altri miliardi. Ma esiste una classe di questi oggetti, almeno teoricamente, che sono molto piccoli, a volte anche più piccoli degli atomi, conosciuti come buchi neri primordiali.
A differenza di altri che si sono formati dal collasso di stelle massicce morte, si ritiene che i buchi neri primordiali si siano formati subito dopo il Big Bang, a causa dell’eccessiva densità di plasma all’inizio dell’Universo.
Non è ancora noto se questi piccoli oggetti esistano, ma potrebbero aprire nuove possibilità per alcune cose, come spiegare la materia oscura. E ora, nel nuovo studio, si suggerisce che possa anche essere una fonte di energia.
Alimentazione elettrica
I buchi neri primordiali, come i loro fratelli maggiori, hanno un’enorme attrazione gravitazionale. May e Yang suggeriscono che per questo motivo potrebbero essere utilizzati come batterie, che trasformano l’energia non elettrica, in questo caso la forza gravitazionale, in energia elettrica.
Considerando il fatto che il buco nero ha una forza gravitazionale estremamente forte, sorge una domanda interessante: considerando almeno in teoria, potremmo usare la forza gravitazionale dei buchi neri per generare energia elettrica, cioè utilizzare i buchi neri come batterie?
Estratto dallo studio
I buchi neri, tuttavia, soffrono della radiazione di Hawking, che è responsabile della lenta evaporazione di questi oggetti. Il problema è che quando sono molto piccoli scompaiono molto velocemente. La soluzione al problema sarebbe alimentare questi oggetti con particelle cariche. Al di sopra di una certa massa, sarebbe possibile mantenere questi oggetti in vita e comunque estrarne energia.
- Un buco nero che pesa circa 1015-1018 chilogrammi e ha le dimensioni di un atomo dovrebbe essere in grado di produrre energia elettrica quando è carico;
- Circa il 25% della massa delle particelle inghiottite potrebbe essere convertita in energia elettrica, un tasso di efficienza superiore a quello dei pannelli solari;
- Inoltre, circa il 25% della massa di una particella alfa, prodotta dal decadimento radioattivo in prossimità del buco nero, può essere convertita in energia cinetica.
- Il risultato sarebbe una fornitura elettrica dell’ordine dei gigaelettronvolt.
Sebbene non sia possibile verificare se funzionerebbe effettivamente, May e Yang apprezzano le idee scaturite dall’idea.
Il post I buchi neri possono fornire energia è apparso per la prima volta su Olhar Digital.