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I funerali di Francesco Nuti

Firenze -L’ultimo saluto a Francesco Nuti, morto il 12 giugno dopo una lunghissima depressione e malattia.
Un cartello: Francesco, grazie. Un mazzo di fiori, una sciarpa viola. Appoggiato sulle 23 del colonnato dell’altare, il cappello di paglia che Francesco Nuti indossava in Tutta colpa del paradiso. Alla Basilica di San Miniato al Monte di Firenze i funerali del regista scomparso lunedì sono tutt’altro che in forma «strettamente privata». Parenti, amici, la gente.

Carlo Conti maschera la tristezza con gli occhiali da sole anche in chiesa. Al suo fianco Marco Masini, Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello: il quartetto che nel 2014 portò Nuti sul palco per l’ultima volta è al completo. In prima fila il sindaco di Prato Matteo Biffoni, fascia tricolore: ha proclamato una giornata di lutto cittadino con bandiere a mezz’asta su tutte le sedi istituzionali.


Una foto «Ciao Francesco» campeggia anche alla casa del popolo di Narnali, il suo quartiere. Col circolo che gli ha intitolato la sala da biliardo. «I pratesi lo hanno sempre ricordato e continueranno a farlo: il 18 luglio lo celebreremo ancora». Alle 15 il Consiglio comunale si è fermato per un minuto di silenzio e al Politeama Pratese lo hanno ricordato intonando Puppe a pera. Arriva anche Dario Nardella, anche lui con la fascia. Ha pronto un ricordo in Santa Croce il 12 luglio.

C’è la famiglia, al completo: il fratello Giovanni, la figlia Ginevra, la ex compagna Annamaria, la nipote Margherita. Due sedute più in là il compagno di tanti film Antonio Petrocelli.

Dietro si agita Giovanni Veronesi, il regista suo allievo numero uno. Marco Masini canta « Sarà per te », il brano che Nuti portò a Sanremo nel 1988. Si avvicina ala figlia Ginevra, la abbraccia e la bacia senza smettere di cantare.

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