I famosi “gatti” dell’elettricità generano enormi perdite per le società di distribuzione. Aumentano però anche la tariffa per gli altri utenti. Secondo un rapporto dell'Agenzia nazionale per l'energia elettrica (Aneel), lo scorso anno i consumatori hanno pagato fino al 13,4% in più a causa dei furti sulla rete elettrica.
Il costo totale dei “gatti” nel 2023 è stato di 9,9 miliardi di R$
- L'indagine sottolinea che ci sono differenze tra gli stati brasiliani.
- Quelli che hanno pagato di più sono stati i clienti di Amazonas Energia.
- Secondo Aneel, i costi dei furti e delle frodi sulla rete elettrica rappresentano il 13,4% delle bollette elettriche degli amazzonici.
- Al secondo posto si trovano i clienti Light di Rio de Janeiro, seguiti dai consumatori di Amapá, che acquistano energia dall'Equatoriale.
- I consumatori che hanno pagato di meno, con costi inferiori all’1% nelle tariffe, sono stati Energisa Tocantins, Neoenergia Elektro, CPFL Santa Cruz, Neoenergia Cosern, Energisa Minas Gerais ed Energisa Sul/Sudeste.
- Il costo totale dei furti di “gatti” nel 2023 è stato di 9,9 miliardi di R$.
- Di questo importo, Aneel ha riconosciuto il trasferimento di 6,9 miliardi di R$ ai consumatori nei processi tariffari dei distributori.
Per saperne di più
Quando il costo viene trasferito al consumatore?
L’Agenzia nazionale per l’energia elettrica considera i furti di energia come “perdite non tecniche”. Si tratta, in altre parole, di perdite evitabili, che non sono legate all'impianto elettrico, ma piuttosto a furti, frodi e problemi di misurazione nella rete del distributore locale.
Pertanto il costo dei furti è parzialmente compreso nella tariffa del consumatore regolarizzato. Aneel analizza le tariffe dei distributori, misura le perdite tecniche e non tecniche e scarica i costi sulla bolletta elettrica secondo criteri di efficienza definiti per ciascuna azienda.
Ciò significa che il trasferimento è inferiore se il distributore non ha gestito bene l'attività, lasciando alla società l'onere della differenza tra il valore riconosciuto da Aneel e il valore reale delle perdite. D’altro canto, se il distributore rispettasse i criteri definiti, il trasferimento a favore dei consumatori sarà maggiore. Pertanto, l’azienda viene premiata per i miglioramenti e ritenuta responsabile dell’inefficienza.