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Il mistero dei meteoriti magnetici potrebbe essere stato risolto

I ricercatori della Yale University negli Stati Uniti hanno scoperto che le collisioni tra asteroidi ricchi di ferro possono creare un campo magnetico temporaneo all’interno dei frammenti risultanti. Questa scoperta può aiutare a spiegare la presenza di tracce di magnetismo nei meteoriti metallici, qualcosa che ha lasciato perplessi gli astronomi per anni.

Zhongtian Zhang e David Bercovici, autori dell’articolo che descrive la scoperta, pubblicato lunedì (31) sulla rivista Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienzeha utilizzato modelli computazionali per simulare collisioni di asteroidi.

Illustrazione dell’asteroide Psiche, una roccia spaziale ricca di metalli. Crediti. Nasa.JPL.Caltech.ASU

Hanno osservato che quando due asteroidi ricchi di ferro si scontrano e si disgregano, alcuni di questi pezzi si raggruppano in un nucleo interno più freddo, rivestito da uno strato esterno di roccia fusa più calda.

Questo processo di trasferimento del calore si tradurrebbe in una circolazione sufficiente per azionare una dinamo e, di conseguenza, un campo magnetico capace di durare milioni di anni, al punto da essere rilevato dagli astronomi molto più tardi.

Per saperne di più:

Questa scoperta è considerata un progresso significativo nella comprensione della formazione e dell’evoluzione di asteroidi e meteoriti metallici. La capacità di rilevare i campi magnetici nei frammenti di asteroidi potrebbe fornire preziosi indizi sulla storia e sulla composizione di questi corpi celesti, nonché sul possibile ruolo svolto dai campi magnetici in altri processi astrofisici.

Come evidenziato sul sito web Space. comquesto nuovo approccio sulla formazione dei campi magnetici nei meteoriti può aprire le porte a future ricerche e contribuire allo studio di altri corpi celesti, che possono fornire importanti informazioni sul campo magnetico della Terra e di altri pianeti.

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