Popolarmente chiamato il “sole artificiale coreano”, il reattore a fusione KSTAR (acronimo in inglese per Korea Advanced Superconducting Tokamak Research) ha appena compiuto un’impresa storica, raggiungendo una temperatura di 100 milioni di gradi Celsius per 48 secondi. È sette volte più caldo del nucleo del Sole! Lo rende noto l'Istituto coreano per l'energia da fusione (KFE), che in un comunicato ha sottolineato i progressi significativi nella ricerca sulla fusione nucleare controllata.
Sulla fusione nucleare come fonte di energia
La fusione nucleare è il processo che alimenta le stelle e realizzarlo sulla Terra richiede temperature estremamente elevate. KSTAR, un reattore tokamak a forma di ciambella, è stato teatro di impressionanti esperimenti a questo riguardo. Dal 2018, quando è riuscito a mantenere la temperatura richiesta per soli 1,5 secondi, è in costante miglioramento.
Grazie ai progressi tecnici come l'introduzione di un nuovo ambiente di bypass al tungsteno, KSTAR è stata in grado di prolungare il mantenimento del plasma caldo. Ora può mantenerlo per 48 secondi a 100 milioni di gradi Celsius e in modalità di confinamento elevato per 102 secondi. L’obiettivo è raggiungere i 300 secondi di fusione entro il 2026.
Si-Woo Yoon, direttore del Centro ricerche KSTAR, ha espresso ottimismo sui progressi. Ha sottolineato che, nonostante sia stata la prima esecuzione nel nuovo ambiente di diversione, i risultati hanno superato i record precedenti in un breve lasso di tempo.
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Via aperta per nuovi reattori a fusione
Questi progressi non solo guidano il progresso scientifico, ma aprono anche la strada ai futuri reattori a fusione. KSTAR e altri progetti pionieristici come il Joint European Torus (JET) forniscono informazioni cruciali sullo sviluppo delle tecnologie necessarie per rendere la fusione una fonte di energia praticabile e sostenibile.
Il presidente della KFE Suk Jae Yoo ha sottolineato l'importanza di questi risultati per i futuri reattori a fusione come il reattore sperimentale termonucleare internazionale (ITER) e la centrale elettrica dimostrativa (DEMO). ITER, un gigantesco reattore a fusione nucleare costruito in Francia e di prossima messa in funzione, promette di generare dieci volte più energia del previsto. DEMO, il passo successivo, mira a produrre elettricità e venticinque volte l'energia investita.
Con i piani per costruire DEMO in corso, la ricerca e lo sviluppo in questo campo promettono di rivoluzionare il panorama energetico globale. Il successo di KSTAR rappresenta un passo significativo in questo viaggio verso una fonte di energia più pulita e sostenibile.
Questi progressi scientifici non solo hanno il potenziale per trasformare il modo in cui generiamo energia, ma anche le nostre prospettive sull’ambiente e sulla sostenibilità energetica.