Tutto sulle app
È il sogno di ogni proprietario di gatti poter sapere esattamente cosa sta provando il felino, e ora un’azienda giapponese afferma di aver creato un’applicazione in grado di rilevare il dolore degli animali. Lo strumento può aiutare la vita sia dei proprietari che dei veterinari, e di conseguenza migliorare la salute dei gatti domestici.
L’applicazione si chiama CPD, che sta per « Cat Pain Detector » (cat pain detector, in traduzione libera), e utilizza strumenti di intelligenza artificiale per analizzare le espressioni degli animali e, quindi, essere in grado di determinare se avvertono qualsiasi tipo di dolore .
Per saperne di più:
« Utilizzando questo servizio, è possibile per un proprietario determinare che la casa di un gatto soffre dall’espressione facciale dell’animale », afferma il sito Web ufficiale del servizio.
L’idea è che, dopo aver appreso che l’animale sta soffrendo, i proprietari si precipitino dal veterinario e riescano così a garantire la salute e il benessere dei gatti.
Come funziona lo sviluppo professionale continuo
Per sviluppare la piattaforma, gli sviluppatori hanno raccolto circa 6.000 foto di gatti e, da queste, hanno studiato la posizione delle orecchie, del muso, dei baffi e delle palpebre.
Pixel Gatto Foto/Shutterstock
Da lì, hanno continuato ad analizzare le espressioni facciali dei gatti in buona salute e hanno sviluppato una scala di « gesti » per identificare i segni di dolore negli animali. L’intelligenza artificiale è stata impiegata per generare un modello per i dati.
I ricercatori hanno ulteriormente ampliato il database utilizzando circa 600.000 foto scattate dagli utenti. Attualmente, gli sviluppatori affermano che il CPD è accurato per oltre il 90% nell’identificare il dolore del gatto.
L’app è già utilizzata da più di 40.000 persone
Da quando è stato lanciato a maggio, CPD è stato utilizzato da oltre 43.000 utenti. Il Giappone è il mercato principale dell’app, ma anche gli utenti in Europa e Sud America ne hanno approfittato.
Attualmente, il CPD può essere utilizzato da un sito Web su Internet: fai clic qui per saperne di più. Sfortunatamente, le uniche lingue attualmente disponibili sono il giapponese e l’inglese.
Via G1
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