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In assenza di api, le “api robot” potrebbero aiutare a impollinare i fiori

L’impollinazione è un passo essenziale nello sviluppo di frutta, verdura e semi e l’estinzione delle specie impollinatrici, come le api e le farfalle, ha preoccupato gli scienziati. In risposta, si stanno sviluppando dispositivi robotici per impollinare i fiori in assenza di insetti.

La soluzione però presenta un problema: non tutti i dispositivi robotici sono in grado di impollinare tutti i tipi di fiori, mettendo a rischio alcune specie. È con questo in mente che i ricercatori della West Virginia University, negli Stati Uniti, hanno creato una nuova “ape robot” in grado di impollinare con precisione questi fiori specifici.

Per saperne di più:

ape robot

I ricercatori hanno chiamato l'invenzione Stickbug. Si tratta di un robot per l’impollinazione di precisione a sei bracci, una strategia per trasferire il polline su specifici tipi di fiori.

Secondo loro, ciascuno dei sei bracci del robot agisce come un agente individuale, il che riduce la pianificazione e la complessità del processo di impollinazione.

La creazione questa volta si basava su una precedente invenzione chiamata BrambleBee, una piattaforma robotica che impollinava con successo fiori della famiglia dei gelsi come more e lamponi.

Tuttavia, il sistema aveva un unico braccio, che ne limitava l’uso su larga scala e aumentava il tempo necessario per impollinare interi campi. Ora, Stickbug dispone di modelli di rilevamento per identificare ogni tipo di pianta e di un pennarello per l’impollinazione basata sul contatto.

Stickbug (Immagine: Smith et al./Riproduzione)

Test e futuro del robot

  • Secondo il TechXplorei ricercatori hanno già testato un prototipo del robot;
  • Hanno posizionato Stickbug davanti a un albero di biancospino artificiale, sul quale al momento non erano sbocciati fiori. La missione del robot era quella di impollinare quanti più fiori possibile entro 5 minuti;
  • Dal test è emerso che il robot può effettuare 1,5 impollinazioni al minuto, con una percentuale di successo del 50%;
  • Il prossimo passo sarà perfezionare il robot per i test nel mondo reale, soprattutto dove le specie di impollinatori sono scarse.

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