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La Bolivia autorizza l'estradizione di Maximiliano Dávila negli Stati Uniti

La Corte Suprema di Giustizia (TSJ) della Bolivia ha autorizzato l'estradizione di Maximiliano Dávila, ex direttore dell'agenzia antidroga della Bolivia, negli Stati Uniti. Dávila, che era in prima linea nella lotta contro il traffico di droga durante il mandato di Evo Morales, è accusato dalla Drug Enforcement Administration (DEA) di essere coinvolto in una rete di traffico di droga che esportava cocaina negli Stati Uniti.

Accuse e contesto dell'estradizione

Maximiliano Dávila è ricercato dalla giustizia statunitense per il suo coinvolgimento in un progetto di esportazione di cocaina raffinata dalla Bolivia negli Stati Uniti, secondo un'indagine condotta tra il 2019 e il 2020 dalla DEA. La Procura boliviana anticorruzione lo ha accusato nel 2022 anche del reato di profitto illecito, che ha portato alla sua detenzione in custodia preventiva, dove è rimasto da allora.

L'eredità di Dávila in prima linea nella lotta contro la droga in Bolivia

Dávila è stato direttore della Forza speciale per la lotta al traffico di droga (FELCN) fino a novembre 2019, quando ha lasciato il suo incarico dopo le dimissioni di Evo Morales nel bel mezzo di una crisi politica. L'autorizzazione alla sua estradizione apre un nuovo capitolo nel caso, tra critiche e preoccupazioni sui rapporti tra Bolivia e Stati Uniti su questioni di giustizia e traffico di droga.

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