Il Ministero dell'Unificazione di Seoul esprime la volontà di inviare rifornimenti alla Corea del Nord dopo le devastanti piogge, ma non ha ancora ricevuto risposta da Pyongyang.
La Corea del Sud ha proposto di inviare assistenza umanitaria alla Corea del Nord dopo che forti piogge e inondazioni hanno devastato migliaia di case e vaste aree coltivate nel paese vicino. L'offerta è stata annunciata giovedì dal Ministero dell'Unificazione di Seul, incaricato di gestire gli affari intercoreani. L’offerta mira a fornire aiuti rapidi per affrontare le “difficoltà umanitarie” affrontate dai nordcoreani, sebbene non sia ancora arrivata alcuna risposta da Kim Jong-un.
Le recenti inondazioni nella Corea del Nord hanno gravemente colpito la regione nordoccidentale di Sinuiju e la vicina città di Uiju, allagando 4.100 case e 7.410 acri di terreno agricolo, oltre a danneggiare numerosi edifici pubblici, strutture, strade e ferrovie. I media statali nordcoreani non hanno fornito dati sulle possibili vittime.
In risposta alla crisi, il leader nordcoreano Kim Jong Un ha tenuto una riunione di emergenza del Politburo a Sinuiju, dove ha chiesto severe punizioni per coloro che, secondo lui, non sono stati all’altezza delle loro responsabilità di prevenzione dei disastri. Kim ha accusato queste autorità di consentire “anche la perdita che non può essere consentita”, secondo la North Korea Central News Agency.
Nonostante il gesto di solidarietà della Corea del Sud, permangono dubbi sulla capacità di Pyongyang di accettare gli aiuti. Le relazioni tra i due paesi sono ai livelli più tesi degli ultimi anni a causa delle ambizioni nucleari della Corea del Nord e delle esercitazioni militari congiunte della Corea del Sud con Stati Uniti e Giappone per contrastare la minaccia nordcoreana.
Il Ministero dell'Unificazione della Corea del Sud ha esortato la Croce Rossa nordcoreana a rispondere rapidamente alla sua richiesta di avviare un dialogo per determinare la quantità e il tipo di forniture necessarie e come consegnarle. Tuttavia, finora non c’è stata alcuna risposta da Pyongyang.
Da quando i colloqui sul nucleare tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti sono falliti nel 2019, la Corea del Nord ha sospeso quasi tutti i legami diplomatici e di cooperazione con il Sud. La mancanza di accordo sulla revoca delle sanzioni guidate dagli Stati Uniti e sulle misure della Corea del Nord per ridurre i suoi programmi nucleari e missilistici hanno aggravato la situazione. Inoltre, Pyongyang ha rifiutato l’offerta di aiuto di Seoul durante l’epidemia di COVID-19 nel 2022.
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Le tensioni tra i due paesi si sono ulteriormente intensificate dal 2022. Kim Jong Un ha utilizzato la guerra in Ucraina come distrazione per accelerare l’espansione del suo arsenale nucleare e lanciare minacce bellicose verso Washington e Seul.