Il territorio ghiacciato della Groenlandia sta facendo notizia, ma questa volta non per le sue basse temperature o per gli effetti dei cambiamenti climatici, ma per una misteriosa scoperta che gli scienziati hanno recentemente rivelato e che sta già suscitando domande e risposte di ogni tipo.
Sotto gli strati di ghiaccio di questo luogo, gli esperti della NASA hanno trovato una città sotterranea sepolta a 30 metri sottoterra dopo che un'esplorazione della zona con apparecchiature radar ad alta tecnologia ha rilevato segni di costruzione umana nelle profondità del ghiaccio della tundra dell'isola.
Dopo ulteriori indagini, gli scienziati hanno scoperto che si tratta di Camp Century, un'installazione militare che faceva parte del progetto Iceworm abbandonato dell'era della Guerra Fredda, che è stata riscoperta da un Gulfstream III della NASA lo scorso aprile.
« Stavamo cercando il letto di ghiaccio e ci è venuto in mente Camp Century, all'inizio non sapevamo cosa fosse », ha ricordato Alex Gardner, uno scienziato del Jet Propulsion Laboratory della NASA che ha contribuito a guidare il progetto.
I ricercatori non avrebbero mai immaginato di scoprire un ambizioso progetto militare che ebbe grande importanza durante la Guerra Fredda, Camp Century, progettato per essere una “città sotto il ghiaccio”, con progetti di tunnel destinati a fornire un vantaggio nella lotta nucleare contro l'Unione Sovietica.
La costruzione di questa città sotterranea è stata effettuata dal Corpo degli Ingegneri dell'Esercito degli Stati Uniti con l'obiettivo di preservare l'uso dei missili nucleari dispiegati a terra; Era stato progettato con duemila postazioni di tiro da cui sarebbero stati lanciati 600 “missili Iceman” in caso di guerra nucleare con i sovietici.
Tuttavia, secondo il Washington Post, questi piani militari furono tenuti segreti alla Danimarca, proprietaria della Groenlandia, e all’epoca il governo degli Stati Uniti spiegò ai danesi che il progetto aveva scopi scientifici.
Il progetto Iceworm e Camp Century furono abbandonati nel 1967 dopo che gli Stati Uniti avevano investito più di 25 miliardi di dollari nella costruzione e ne era stato programmato lo smantellamento a causa delle difficoltà legate alla costruzione sotto una calotta glaciale in costante cambiamento.