GOMA, CONGO, 31 AGOSTO 2023.- Almeno 48 civili sono morti mercoledì a Goma, nella repressione di una manifestazione anti-ONU nella Repubblica Democratica del Congo. In un documento interno delle Forze armate congolesi (FARDC), verificato da fonti militari e di intelligence, il bilancio dell’operazione di mercoledì è di « 48 morti » e « 75 feriti » tra i manifestanti, oltre alla morte di un poliziotto.
Nel documento si precisa che “sono state sequestrate alcune armi bianche” e che sono state arrestate 168 persone, tra cui “il guru” Efraimu Bisimwa, della setta “Fede naturale ebraica e messianica verso le nazioni”, che ha organizzato la protesta. Il bilancio ufficiale, fornito mercoledì dal portavoce dell’esercito a Goma, il tenente colonnello Guillaume Ndjike, parla di sei manifestanti uccisi e di un poliziotto « lapidato a morte ».
In due video registrati in un quartiere di Goma, ampiamente condivisi sui social network, si vedono soldati in uniforme di un’unità d’élite gettare una dozzina di corpi senza vita nel retro di un veicolo militare. A terra ci sono diversi cadaveri macchiati di sangue.
«Il numero delle vittime del massacro compiuto dall’esercito contro civili disarmati che a Goma sostenevano che Monusco [la misión de la ONU en RD Congo] Lascia il Paese sulla cinquantina”, ha dichiarato Fight for Change (Lucha), movimento pro-democrazia nato a Goma e molto attivo a livello nazionale. « Ci sono altri corpi nascosti, soprattutto nell’ospedale militare del campo di Katindo », aggiunge il movimento a X.