Recuperare la vegetazione autoctona della Caatinga. Questo è l'obiettivo di un razzo artigianale sviluppato da un fisico brasiliano. L'idea è quella di utilizzare il dispositivo per spargere semi di piante in un raggio compreso tra 20 e 50 metri dal punto di lancio.
Il razzo raggiunge un'altitudine massima di 120 metri per evitare problemi al traffico aereo. Tuttavia, può essere utilizzato per raggiungere aree difficili da raggiungere. Inoltre, è considerata un’alternativa efficace e a basso costo.
Il tecnico è cinque volte più economico
Il responsabile del progetto è il fisico Renan Aversari. Dice che effettua test in zone del comune di Cabaceiras (PB). Secondo lui, il razzo realizzato con bottiglie in PET, fibra di vetro e stampa 3D può democratizzare il recupero del bioma.
Il dispositivo è considerato più economico ed efficace (Immagine: Renan Aversari)
Il brasiliano riferisce di aver sviluppato il razzo durante le lezioni per gli studenti delle scuole elementari in un progetto chiamato Ateliê de Invenções. Ha poi portato la creazione a un dottorato presso l'Università Federale di Paraíba (UFPB) e ha incorporato più tecnologie per la nuova missione.
Il fisico sottolinea che l'idea è quella di collaborare al recupero delle aree degradate in modo più economico, non sostituendo il metodo tradizionale, con l'utilizzo degli aerei. Oggi il costo medio di un intervento in un’area degradata si aggira intorno ai 2.500 R$. Con il razzo il valore scende a circa R$500.
Per saperne di più
Razzo utilizzato per disperdere i semi nella Caatinga (Foto: Renan Aversari)
L'iniziativa può essere utilizzata anche in altri biomi
- Le proiezioni indicano che oggi rimane solo l'11% dell'area originaria ricoperta dalla Caatinga, vegetazione tipica del Nordest.
- La deforestazione è causata principalmente dalle attività umane e genera gravi squilibri ambientali.
- Tra le specie vegetali utilizzate nell'esperimento figurano il pinhão selvatico, la catingueira e il mororó.
- Sono tutti originari della regione.
- Oltre che nella Caatinga, il fisico intende testare l'invenzione nel Pantanal e nell'Amazzonia, biomi minacciati anche dalla deforestazione e dal degrado causato da incendi sempre più frequenti.