Il Cremlino ha confermato di aver utilizzato questa settimana per la prima volta un missile balistico ipersonico nel conflitto con l’Ucraina, giustificando l’azione come risposta a quella che ha definito “escalation strategica” da parte dell’Occidente.
Leggi anche:
Nato e Ucraina in emergenza
Dichiarazioni del Cremlino
Dmitri Peskov, portavoce presidenziale, ha dichiarato in un'intervista televisiva che l' »Occidente collettivo », guidato dagli Stati Uniti, cerca una sconfitta strategica per la Russia.
« Questi segnali d'allarme, come l'attacco con il nuovo missile, sono passi tempestivi, necessari ed efficaci », ha dichiarato Peskov, riferendosi al missile balistico supersonico Oreshnik (Nocciola), utilizzato contro una fabbrica di missili nella regione ucraina di Dnipro.
Coinvolgimento occidentale in Ucraina
Peskov ha accusato l’Occidente di essere coinvolto attivamente nel conflitto, assicurando che gli attacchi portati dall’Ucraina utilizzino missili e strategie supervisionate da militari stranieri.
«Gli stessi ucraini non possono farlo. I missili occidentali vengono utilizzati con la partecipazione degli eserciti occidentali«ha affermato.
Ha anche ricordato i precedenti avvertimenti di Vladimir Putin a settembre, quando aveva osservato che l'uso di missili a lungo raggio da parte dell'Ucraina sarebbe stato interpretato come un atto di guerra diretta tra Russia e NATO.
Tensioni nucleari e nuova dottrina militare
La Russia ha recentemente adottato una nuova dottrina nucleare che le consente di rispondere con armi atomiche agli attacchi convenzionali. La Duma ha inoltre approvato un aumento del 25% del bilancio della difesa per il 2024, che rappresenta oltre il 6% del PIL russo.
Putin, da parte sua, ha annunciato la produzione in serie di missili ipersonici di prossima generazione in grado di raggiungere le città europee in pochi minuti, avvertendo di una potenziale nuova corsa agli armamenti.
Critiche agli Stati Uniti e aspettative con Trump
Peskov ha accusato l'amministrazione del presidente Joe Biden di aumentare le tensioni, rendendo difficili le condizioni per la pace. Ha però espresso speranza per Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, che durante la sua campagna elettorale ha promesso di cercare la pace.
Rischio “bomba sporca”.
Per quanto riguarda le accuse secondo cui l’Ucraina potrebbe fabbricare una “bomba sporca”, Peskov ha descritto la situazione come estremamente pericolosa.
«Non è più giocare con il fuoco, è qualcosa di molto più serio.» ha affermato, sottolineando la crescente tensione nel conflitto.