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La sonda lanciata per esaminare l'asteroide cattura immagini della Terra

Lanciata all'inizio di questo mese per indagare da vicino un asteroide deviato dalla NASA, la navicella spaziale Hera dell'Agenzia spaziale europea (ESA) ha appena rivelato immagini della Terra scattate a più lunghezze d'onda della luce.

Le registrazioni sono state effettuate a circa due milioni di chilometri di distanza, utilizzando lo strumento HyperScout H, l'imager iperspettrale della sonda. Oltre ai dettagli del pianeta, è stato possibile catturare modelli atmosferici, come le formazioni nuvolose.

La Terra brilla di colori misteriosi in varie osservazioni spettrali (lunghezza d'onda della luce) di Hera, una sonda dell'Agenzia spaziale europea recentemente lanciata per studiare un sistema binario di asteroidi. Credito: Agenzia spaziale europea

Marcel Popescu, dell'Università di Craiova, in Romania, ha commentato le catture in una dichiarazione rilasciata dall'ESA questo giovedì (31). Riferendosi allo scienziato Carl Sagan, Popescu ha affermato che “tutta la nostra vita è contenuta in questi pochi pixel”.

Dopo essere decollata a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9 dalla stazione spaziale statunitense di Cape Canaveral, in Florida, la navicella spaziale si dirige verso l'asteroide Didymos e la sua “luna” Dimorphos.

Lancio della missione Hera, a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9, il 7 ottobre 2024. Credit: ESA/SpaceX

La NASA ha deviato l'orbita di un asteroide durante un test di difesa planetaria

Questo sistema binario è stato l'obiettivo della missione DART (acronimo in inglese per Double Asteroid Redirection Test), che, nel settembre 2022, è riuscita a deviare con successo l'orbita di Dimorphos scontrandosi contro di esso come strategia di difesa planetaria.

Quando raggiungerà il par, previsto per il 2026, la sonda Hera osserverà le conseguenze dell'impatto della NASA.

Per saperne di più:

Sebbene il sistema Didymos/Dimorphos non rappresenti alcun pericolo per la Terra, è stato scelto come bersaglio per testare una tecnica che potrebbe essere utilizzata contro oggetti veramente minacciosi.

Con la sonda Hera sarà possibile ottenere dettagli dell'impatto senza precedenti, poiché le registrazioni precedenti erano state ottenute solo da telescopi lontani. Tra le funzioni della missione c'è quella di indagare sulla composizione minerale di Dimorphos.

Questi dati saranno fondamentali per migliorare i metodi di difesa spaziale, aiutando l’ESA e altre agenzie a sviluppare strategie per deviare potenziali minacce cosmiche.

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