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La STF giudicherà la sospensione di X in Brasile decisa da Moraes

Lunedì (2) il Primo Collegio della Corte Suprema Federale (STF) inizierà il processo che deciderà se mantenere o meno la sospensione del social network X (ex Twitter) in Brasile. La decisione originaria è stata presa dal ministro Alexandre de Moraes, che ha ordinato il blocco della piattaforma fino al pagamento delle multe inflitte e alla nomina di un rappresentante nel Paese.

Secondo g1, il processo si svolgerà nella plenaria virtuale della STF e i ministri avranno tempo fino alle 23:59 per registrare i loro voti nel sistema elettronico. Del gruppo fanno parte, oltre a Moraes, i ministri Cármen Lúcia, Luiz Fux, Cristiano Zanin e Flávio Dino.

Dietro le quinte ci sono state pressioni affinché la decisione di Moraes fosse sottoposta all'esame degli altri ministri e approvata questa settimana.

Comprendi il controverso divieto di X in Brasile

Venerdì scorso (30), Moraes ha ordinato il rovesciamento “immediato, completo e integrale” del funzionamento della rete sociale in Brasile. L'ordinanza di Moraes resterà in vigore fino a quando non saranno rispettate tutte le ordinanze del tribunale relative al social network, le multe non saranno debitamente pagate e non verrà nominato un rappresentante individuale o legale nel territorio nazionale. Il social network è offline in Brasile dalla mezzanotte di questo sabato (31).

X (ex Twitter) ha annunciato la chiusura delle attività in Brasile (Immagine: kovop/Shutterstock)

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Moraes aveva ordinato ad Apple e Google di impedire l'utilizzo dell'applicazione sui loro sistemi operativi, iOS e Androi, e di rimuovere l'applicazione X dai loro negozi virtuali. Il ministro ha però rivisto questa parte della decisione, consentendo allo stesso X di rispettare le limitazioni imposte, evitando inutili disagi a terzi.

Il social network lamenta di essere stato boicottato nelle sue entrate pubblicitarie (Immagine: Koshiro K/Shutterstock)

Nonostante la ritirata su alcuni punti, Moraes ha mantenuto la multa giornaliera di 50.000 R$ per persone fisiche e giuridiche che tentano di accedere a X attraverso sotterfugi tecnologici, come l'uso di una VPN. Sono state previste anche altre sanzioni civili e penali per chi non rispetta l'ordine.

La decisione di Moraes ha generato seri dibattiti sulla libertà di espressione sui social network e sugli obblighi legali di queste società mentre operano in Brasile. Sabato l'OAB (Ordine degli avvocati brasiliano) ha presentato ricorso alla STF, chiedendo una revisione o un chiarimento sulla multa di 50.000 R$. Secondo l'ente, multare “in modo generico e astratto” sarebbe una misura sproporzionata e potrebbe colpire molte persone che non dovrebbero essere ritenute responsabili.

Il post che la STF giudicherà la sospensione di X in Brasile decisa da Moraes è apparso per la prima volta su Olhar Digital.

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