In uno sviluppo drammatico, almeno otto persone sono state uccise in un bombardamento contro il consolato iraniano a Damasco, la capitale siriana. Le autorità accusano Israele dell'attacco, che ha intensificato le tensioni regionali già esacerbate dal conflitto a Gaza. Tra le vittime c'è il leader delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Mohammad Reza Zahedi, secondo fonti della sicurezza libanesi.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha confermato che i missili israeliani hanno distrutto un edificio annesso all'ambasciata iraniana nella città. Inoltre, si dice che anche alti funzionari iraniani abbiano perso la vita nei bombardamenti, aggravando ulteriormente la situazione diplomatica tra i due paesi.
L’attacco arriva in un momento critico, con la regione sull’orlo di una crisi a causa della crescente violenza a Gaza tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas. Con l’intensificazione degli attacchi da parte di Israele contro i gruppi legati all’Iran, la situazione diventa ancora più instabile, minacciando di innescare ulteriori conflitti nella regione.
Nonostante la portata dell’evento, Israele non ha rilasciato alcun commento immediato sull’incidente. La mancanza di una risposta ufficiale lascia incertezza sui possibili sviluppi futuri e sulle misure che potrebbero essere adottate per calmare le crescenti tensioni nella regione.