L'ex stratega di Trump si costituisce alla polizia per scontare una pena per oltraggio » Political Connection

Steve Bannon è stato preso in custodia questo lunedì, 1 luglio, dopo essersi consegnato alla prigione federale per iniziare una condanna a quattro mesi per oltraggio al Congresso. È stato condannato per non aver rispettato un mandato di comparizione nell'ambito delle indagini sull'attacco al Campidoglio degli Stati Uniti.

Bannon, architetto della campagna di Donald Trump del 2016, è arrivato questa mattina al Federal Correctional Institution di Danbury, nel Connecticut, ed è stato formalmente arrestato dalle guardie, ha detto il Bureau of Prisons.

È il secondo ex aiutante di Trump ad essere arrestato per aver violato un mandato di comparizione del Congresso, seguendo l'esempio di Peter Navarro, che ha iniziato a scontare una pena di quattro mesi all'inizio di quest'anno.

I due uomini sono stati condannati per non aver rispettato le citazioni in giudizio emesse dal comitato ristretto della Camera che indagava sugli attacchi del 6 gennaio 2021. Venerdì 28, la Corte Suprema ha respinto un appello di Bannon per evitare il suo arresto mentre contestava la sua condanna per corte d'appello federale di Washington.

Secondo l'Associated Press, Bannon ha affermato di non aver mancato di rispetto alla commissione della Camera, ma di aver seguito il consiglio dei suoi avvocati di non rispondere alla citazione fino a quando i legislatori non avranno risolto le rivendicazioni sui privilegi esecutivi avanzate da Donald Trump. Tuttavia, i tribunali non gli hanno permesso di presentare questo argomento alla giuria che ha giudicato il suo caso.

Steve Bannon, 70 anni, è stato uno dei direttori del portale di notizie Breitbart News fino a quando non ha lasciato l'incarico per diventare amministratore delegato della campagna elettorale di Donald Trump nel 2016.

Dopo la vittoria di Trump nelle elezioni di quell'anno, Bannon ha ricoperto il ruolo di capo stratega politico durante i primi sette mesi dell'amministrazione, dimettendosi a causa di presunti conflitti con altri alti funzionari.

Nel 2020, Bannon è stato accusato di frode e riciclaggio di denaro per aver sottratto milioni di dollari a donatori che avrebbero dovuto costruire un muro tra gli Stati Uniti e il Messico.