Questa domenica, i cittadini dell'Uruguay si recheranno alle urne per eleggere il loro prossimo presidente in un'elezione molto contestata.
Il ballottaggio contrappone Yamandú Orsi, candidato dell'opposizione Frente Amplio, contro Álvaro Delgado, rappresentante del Partito Nazionale al potere e della coalizione di centrodestra che ha governato negli ultimi cinque anni.
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Il vincitore entrerà in carica il 1° marzo 2025, sostituendo l'attuale presidente Luis Lacalle Pou, il quale, pur avendo un consenso vicino al 50%, non può optare per una rielezione immediata a causa di restrizioni costituzionali.
Giorno delle elezioni nella democrazia più solida dell'America Latina
La votazione, iniziata alle 08:00 (ora locale) e che si concluderà alle 19:30, si svolge in un contesto in cui l'Uruguay si posiziona come la democrazia più stabile della regione, con un reddito pro capite elevato e livelli di povertà più bassi. e disuguaglianza rispetto ai loro vicini.
Qual è la posta in gioco?
Yamandú Orsi, professore di storia, 57 anni, cerca di riportare al potere il Frente Amplio, partito che ha governato il Paese per 15 anni consecutivi fino al 2020. Sostenuto dall'ex presidente José Mujica, Orsi promette un approccio progressista per ridurre le disuguaglianze e migliorare le condizioni dei settori più vulnerabili.
Álvaro Delgado, veterinario 55enne, rappresenta invece la continuità delle politiche attuate dalla coalizione multicolore guidata dal Partito Nazionale. La sua campagna si concentra sul mantenimento della stabilità economica e sul rafforzamento della sicurezza dei cittadini.
Aspettativa di risultati
Le elezioni, considerate a tempo indeterminato, potrebbero segnare uno storico ritorno al potere della sinistra o riaffermare la continuità del centrodestra in Uruguay. Qualunque sia l’esito, il Paese continuerà a essere visto come un esempio di stabilità democratica nella regione.