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Muore John B. Goodenough, premio Nobel che ha contribuito a creare batterie agli ioni di litio

È morto domenica (25), all’età di 100 anni, John B. Goodenough, un fisico che ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo delle batterie agli ioni di litio, un’impresa che è valsa persino al ricercatore un Nobel.

Se oggi tanti dispositivi diversi utilizzano batterie agli ioni di litio — come smartphone, notebook, tablet, console portatili e persino veicoli elettrici — questo accade solo, in parte, grazie agli studi di Goodenough. È stato incoronato con il Premio Nobel nel 2019 insieme ai ricercatori Stanley Whittingham e Akira Yoshino per il loro coinvolgimento nella creazione di questa tecnologia così fondamentale per la vita contemporanea.

Per saperne di più:

Gli studi di Goodenough, culminati nella creazione di batterie agli ioni di litio, iniziarono negli anni ’80. « Lui e il suo team hanno scoperto che, utilizzando l’ossido di cobalto di litio come catodo di una batteria ricaricabile agli ioni di litio, sarebbe stato possibile ottenere l’alta densità di energia immagazzinata con un anodo diverso dal litio metallico », ha scritto l’Università del Texas ad Austin in un post sul blog ufficiale dell’istituto sulla morte di Goodenough.

La batteria ricaricabile sviluppata da Goodenough ha consentito, dagli anni ’90 in poi, lo sviluppo e la diffusione di prodotti elettronici wireless, come telefoni cellulari e computer portatili che oggi sono onnipresenti.

La tecnologia si è rivelata anche un’opzione di energia pulita, consentendo l’abbandono delle fonti di energia fossile essendo adottata nelle auto elettriche.

Goodenough ha ricevuto il Premio Nobel nel 2019, all’età di 97 anni – è, ad oggi, la persona più anziana a vincere il premio, che è il riconoscimento di un prezioso contributo allo sviluppo della scienza.

Com’è stata la creazione della batteria agli ioni di litio

Nel 2019, il Nobel ha premiato tre scienziati per la creazione della batteria agli ioni di litio. Ciò è accaduto perché non c’era un lavoro individuale che ha portato alla tecnologia: c’erano studi separati, condotti da persone in diverse parti del pianeta.

Stanley Whittingham è stato colui che ha iniziato, negli anni ’70, a cercare nuove fonti di energia che non dipendessero dai combustibili fossili. Nel decennio successivo, durante gli anni ’80, John Goodenough ha dato il suo contributo aumentando la capacità di generazione di energia delle batterie create da Whittingham.

Alla fine, Akira Yoshino è riuscito a trasformare la tecnologia in qualcosa di commerciabile con la creazione delle prime batterie agli ioni di litio nel 1985 – per vedere, negli anni successivi, conquistare il mondo consentendo telefoni cellulari, notebook e tanti altri dispositivi.

Via The Verge e G1

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