I cavi sottomarini sono essenziali per Internet (Immagine: Global Marine Photos/Flickr)
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Riepilogo
- La nave cinese Yi Peng 3 è sospettata di aver danneggiato i cavi sottomarini nel Mar Baltico trascinando l'ancora per 160 km.
- I cavi interessati collegano l'isola svedese di Gotland alla Lituania e la Finlandia alla Germania.
- L'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) sta studiando l'utilizzo dei satelliti per deviare il traffico dati in caso di attacco ai cavi sottomarini.
Gli investigatori internazionali ritengono che la nave cinese Yi Peng 3 sia stata responsabile del danneggiamento di due cavi sottomarini europei. Le autorità ritengono che la nave possa aver trascinato l'ancora per oltre 160 km sul fondo del Mar Baltico. Inoltre c’è il sospetto che la Russia abbia ordinato questa azione.
L'incidente è avvenuto intorno a lunedì scorso (18/11), quando due cavi sottomarini hanno smesso di funzionare. Uno di essi collega l'isola di Gotland, in Svezia, alla Lituania; l'altro va dalla Finlandia alla Germania.
Secondo il Giornale di Wall Streetfonti che preferiscono non essere identificate hanno affermato che la compagnia proprietaria della nave, la Ningbo Yipeng Shipping, sta collaborando alle indagini. La nave era piena di fertilizzanti prodotti in Russia.
L'indagine parte dall'ipotesi che dietro l'incidente ci sia la Russia, che ha ordinato la distruzione di questi cavi. Il Cremlino nega le accuse.
Usa ed Europa sono in allerta per il sabotaggio
La possibilità di un attacco all’infrastruttura Internet è da tempo nel radar degli Stati Uniti e dell’Europa.
L'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), un'alleanza militare che comprende potenze dell'Europa e del Nord America, sta studiando come utilizzare i satelliti in caso di attacco ai cavi sottomarini. I governi temono che Russia e Cina possano danneggiare intenzionalmente questi cavi.
Quasi tutte le comunicazioni a lunga distanza dipendono per funzionare dai cavi sottomarini. Si stima che, ogni giorno, attraverso queste strutture passino l’equivalente di 10 trilioni di dollari in transazioni finanziarie. La NATO sostiene che quasi tutto il traffico Internet dei suoi 32 paesi membri viaggia sott’acqua.
L’idea dell’iniziativa Nato sarebbe quella di deviare il traffico dati, utilizzando i satelliti per sostituire temporaneamente i cavi e mantenere la connettività. Tuttavia, questa soluzione entrerà in funzione solo tra due anni.
Con informazioni: The Wall Street Journal e The Verge
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