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Ospedale di Modica, accesso dei parenti, ci scrive il primario di medicina Modica

Modica – Ci scrive il legale del dottore Gaetano Cabibbo, primario di medicina a Modica. Questa la lettera a Ragusanews:

« In nome e per conto del Dott. Gaetano CABIBBO, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina dell’Ospedale “Maggiore-Nino Baglieri” di Modica, rappresento quanto segue.


Nell’articolo di cui all’oggetto, così si legge testualmente: « …avevamo denunciato lo strano orario della Struttura complessa di Medicina del nosocomio modicano, dove il primario del reparto, motu proprio, aveva fissato in 30 minuti l’unica finestra di accesso con tanto di censimento del familiare. Troppo poco e tanti disagi soprattutto per chi deve contemplare questi orari con il proprio lavoro. Ora si cambia…”.
Sebbene la notizia del cambiamento dell’orario di accesso ai vari Reparti dell’Ospedale di Modica sia stata certamente meritevole di pubblicazione, l’articolo a firma del Direttore Dott. Gabriele GIANNONE ha fatto riferimento a circostanze non corrispondenti al vero.
Nell’articolo citato, infatti, il mio Assistito, nella spiegata qualità, è stato ingiustamente rappresentato verso l’opinione pubblica come colui che, di propria iniziativa (« …motu proprio…« ), ha deciso di limitare « …in 30 minuti l’unica finestra di accesso…«  in reparto ai familiari dei pazienti, e, per l’effetto, come il responsabile di « …tanti disagi…« .
In realtà, « …l’ingresso dei visitatori ai degenti, uno solo per paziente, tutti i giorni dalla 13 alle 13:30…« , era stato disposto, in ossequio alle direttive regionali, dal Direttore Sanitario dell’Ospedale di Modica e riguardava TUTTI i reparti, non solo quello di Medicina, per come si evince chiaramente dalla e-mail dell’11 Marzo 2022, che trasmetto in allegato (Doc. 1).
E’ a dirsi, inoltre, che tale orario di visita dei parenti era stato confermato dallo stesso Direttore Sanitario con successivo Provvedimento del 2 Maggio 2023 (Doc. 2).
Solo, in data 1° Giugno 2023, il Direttore Sanitario ha disposto la rimodulazione degli orari di visita dei parenti, che potranno così tenere compagnia per più tempo ai propri cari ricoverati (Doc. 3).
Ergo, il « …protagonista principale… » di Medicina non solo NON ha deciso alcunché in ordine agli orari in cui i pazienti ricoverati nel suo Reparto potevano ricevere la visita dei familiari, ma ciò non rientrava neanche nelle sue competenze e nei suoi poteri.
E’ certo, tuttavia, che il Personale del Reparto di Medicina si è adeguato e si adegua scrupolosamente alle disposizioni che la Direzione Sanitaria impartisce per la visita dei familiari ai pazienti già ricoverati e per l’ingresso in reparto di nuovi pazienti solo se provenienti dal Pronto Soccorso.
Il danno procurato all’immagine del mio Assistito dalle circostanze non corrispondenti al vero contenute nell’articolo di cui all’oggetto, frutto sicuramente di una sciagurata « svista » per come emerge dai documenti che trasmetto in allegato, merita di essere immediatamente riparato  mediante pubblicazione di un articolo di rettifica, con « scuse formali » verso il mio Assistito, che dovrà essere mantenuto in pubblicazione sugli stessi canali e per lo stesso tempo in cui è stato pubblicato l’articolo che, con la presente, ho contestato.
Tanto si doveva in ossequio al principio secondo cui il Giornalista, prima di informare, è tenuto a informarsi.
Avv. Giuseppe Pellegrino »

In risposta alla nota del legale del dottore Cabibbo pubblichiamo la replica del direttore di Ragusanews, Gabriele Giannone:
Ringrazio l’avvocato Giuseppe Pellegrino per la sua lettera, anche se mi duole dissentire dalla definizione iniziale: una lettera di rettifica dovrebbe infatti correggere qualcosa di errato, mentre nella missiva non trovo alcuna correzione puntuale del mio articolo ma solo critiche generiche e attacchi ingiustificati – attacchi da cui non mi lascerò certamente intimidire. Per amore di chiarezza voglio comunque rispondere su alcuni punti. Il tema indubbiamente più importante è riprendere l’inchiesta giornalistica dalla prima puntata per comprenderne la vera essenza. In ordine all’articolo secondo cui sarebbero state riportate circostanze non corrispondenti al vero, si è costretti a pubblicare le prove di quanto rappresentato. Nell’articolo di cui all’oggetto, così si legge testualmente: « …avevamo denunciato lo strano orario della Struttura complessa di Medicina del nosocomio modicano, dove il primario del reparto, motu proprio, aveva fissato in 30 minuti l’unica finestra di accesso con tanto di censimento del familiare. Troppo poco e tanti disagi soprattutto per chi deve contemplare questi orari con il proprio lavoro. Ora si cambia…”.

Il fatto in parola è assolutamente incontestabile, come da disposizione a firma dello stesso primario, affisso alla porta dell’ingresso nel reparto e che Ragusanews è in grado di pubblicare. Ed ancora. Il provvedimento del Direttore sanitario cui fa riferimento l’avvocato Pellegrino reca la data dell’ 11 marzo 2022, epoca in cui il quadro di rischio epidemiologico non era quello di oggi. Ed ancora. Che la disposizione che pubblichiamo, a firma autografa del primario , sia stata decisa proprio dal primario del reparto di Medicina, è confutata dal fatto che ogni altro reparto dell’Ospedale ha disciplinato gli accessi con orari d’ingresso tutti diversi non richiamando orari stabiliti dalla direzione sanitaria. Nessuna sciagurata « svista », come vede, ma il pieno e convinto esercizio di un corretto diritto di cronaca e di pungolo per contribuire , come è stato in questi anni, a migliorare la qualità ambientale e l’umanizzazione nelle corsie ospedaliere . E per fortuna, la comunità ce ne dà atto.
Cordialmente
Gabriele Giannone

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