Palermo – Cova ancora fuoco sotto la cenere del rogo che ha distrutto il 25 luglio scorso la chiesa del convento di Santa Maria di Gesù a Palermo. Ieri mattina una ragazza in visita al convento stava lasciando un mazzo di fiori là dove, sino a pochi giorni fa, si trovava esposta l’urna di San Benedetto il Moro, co-patrono di Palermo. Proprio mentre si avvicinava si è accorta che si stava sviluppando un piccolo focolaio d’incendio, così ha chiamato aiuto e tutto è stato prontamente spento. C’è ancora pericolo dunque, si respira ancora un’aria particolare, un mix tra silenzio, polvere e odore di bruciato percepibile sin dal viale alberato che introduce al complesso monumentale. Ma soprattutto c’è un’infinita tristezza nei volti di chi come frate Vincenzo sta facendo la conta dei danni subiti.
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