In passato le raccolte punti erano proposte da un’ampia fetta di punti vendita, grandi marche, negozi in genere. C’è stato poi un periodo di stop, durante il quale era difficile trovare una raccolta punti; molte marche le avevano bandite, così come i negozi e la grande distribuzione. Oggi questo tipo di proposta è tornata in auge e, secondo una ricerca di AstraRicerche, sembra anche con grande interesse da parte dei consumatori.
Quali raccolte punti
In effetti sono diverse le raccolte punti oggi disponibilialcune sono attive su un singolo prodotto o su un intero brand: chi acquista quello specifico prodotto o prodotti di quel brand ottiene i punti, che può poi utilizzare per ottenere premi o sconti. Un altro tipo di raccolta punti è invece quello proposto da alcuni punti vendita, con una tessera o dei bollini si ottengono punti per ogni spesa effettuata, che si possono poi trasformare in sconti alla cassa, o in oggetti scelti da un catalogo. Se ami questo tipo di opportunità scopri la raccolta punti di PAYBACKche non solo ti permette di acquisire punti per ogni acquisto che fai nei negozi vicino a te, ma anche sugli acquisti online. Si tratta infatti di una carta fedeltà valida in moltissimi punti vendita, anche virtuali, in tutta la Penisola. I punti ottenuti si possono poi trasformare in sconti diretti, in coupon da usare come meglio si crede o in omaggi.
Quanto piacciono agli italiani
Se fino ad alcuni anni fa le raccolte punti sembravano quasi sparite, oggi sembra che piacciano in modo particolare agli italiani. Secondo la ricerca di AstraRicerche si è infatti notato che la maggior parte degli italiani sta raccogliendo punti con qualche particolare brand, carta fedeltà o negozio specifico. Del resto oggi questa possibilità è dilagata ovunque, anche i piccoli negozi di quartiere usano questo espediente per attirare i clienti. Il 59% di coloro che sta partecipando a una raccolta punti lo fa perché la vede come una forma di risparmio diretto, e infatti tra i premi più apprezzati ci sono i coupon e gli sconti. Nel 74% dei casi è l’intera famiglia che raccoglie i punti, scambiando i punti delle diverse raccolte tra nuclei familiari e anche tra generazioni. In questo modo risulta più semplice raggiungere il premio desiderato, che si tratti di un oggetto o di uno sconto poco importa.
Chi non è interessato
Non tutte le raccolte punti possono risultare interessanti per qualsiasi consumatore. Anzi, c’è chi predilige alcune tipologie di raccolte e addirittura chi proprio non le apprezza. L’obiezione che viene solitamente mossa alle raccolte punti e alle carte fedeltà è quella di necessitare di un numero eccessivo di punti, quindi elevate somme spese nel tempo, per poter effettivamente ottenere un premio. Proprio per questo sempre più spesso le raccolte punti sono “trasversali”, quindi riuniscono diversi brand, punti vendita e negozi, in modo da consentire anche a chi non ama acquistare sempre le stesse marche, di ottenere gli sconti disponibili.