Il governatore del Minas Gerais, Romeu Zema (Novo), ha rifiutato l'invito del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) a un incontro con i governatori a Brasilia.
L'incontro, previsto per discutere una proposta di emendamento alla Costituzione (PEC) volto a ristrutturare la sicurezza pubblica nazionale, era rappresentato dal vicesegretario statale alla Pubblica Sicurezza, colonnello Edgard Estevo.
In una lettera inviata al presidente, Zema ha giustificato la sua assenza sostenendo che l'incontro sarebbe stato “solo un momento per discorsi politici” da parte del deputato del PT e del suo nucleo di Planalto.
Ha anche affermato di auspicare “progressi più oggettivi, previa presentazione di una proposta”, suggerendo che questa preparazione preliminare darebbe risultati migliori ad una riunione di lavoro con conseguenze pratiche. Zema ha anche criticato il governo federale, esprimendo la mancanza di rendimento dei progetti presentati al ministro della Giustizia, Ricardo Lewandowski, e sostenendo che la sicurezza pubblica è una “priorità” nel suo mandato al MG.
Il governatore ha citato il comportamento del Minas Gerais, uno degli stati più sicuri del paese durante la sua amministrazione, e ha difeso un'azione congiunta tra gli stati e il governo federale per ridurre la violenza. Zema ha parlato anche della recidiva criminale come di un problema centrale in Brasile: “È essenziale che il Paese dimostri alla società che coloro che commettono crimini ripetuti saranno ritenuti rigorosamente responsabili, piuttosto che protetti da manovre legali”, ha affermato, criticando il ciclo di criminalità arresti e frequenti rilasci di criminali che, secondo lui, demoralizzano il sistema giudiziario e demotivano le forze di sicurezza.
Tra le proposte che Zema ha inviato a Lewandowski ci sono la revisione dei criteri per la liberazione provvisoria per reati gravi, la regolamentazione dell'accesso ai dati di monitoraggio elettronico, le qualifiche per gli omicidi legati a organizzazioni criminali e una definizione più chiara di “giustificato sospetto” negli approcci di polizia, per garantire sicurezza giuridica per gli agenti.